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Pescara, 15/05/2025
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Data: 02/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cir, i lavoratori bloccano la Tiburtina. I dipendenti di Tocco dicono no all’affitto di alcuni rami aziendali a un altro imprenditore. Picchetto continuo davanti ai cancelli

TOCCO DA CASAURIA Hanno voluto dare un segnale forte all’azienda i lavoratori affiliati alla Fiom Cgil della Compagnia italiana rimorchi (Cir) che, ieri, hanno bloccato con striscioni e bandiere la statale Tiburtina Valeria nel tratto che costeggia lo stabilimento di contrada Ceppeto. L’intento dei dipendenti è quello di fermare la volontà dell'azienda di cedere in affitto a un altro imprenditore parte dei rami aziendali dedicati alla commercializzazione dei prodotti, alla prevendita e alle attività tecniche e amministrative collegate, corrispondenti agli stabilimenti di Tocco da Casauria e di Bussolengo (Verona). Un nuovo investitore fino ad oggi sconosciuto ed individuato come una società in fase di costituzione che sarebbe controllata interamente dalla holding polacca Wielton con campo di interesse nella commercializzazione di rimorchi e semirimorchi. Per le maestranze questo costituirebbe solo il primo passo della débacle definitiva del'industria metalmeccanica perché aprirebbe le porte al suo smembramento strutturale. Temono che i macchinari e i robot possano essere portati fuori dallo stabilimento che così rimarrebbe una cattedrale nel deserto senza la possibilità di una pur minima produzione. Per scongiurare questa eventualità gli scioperanti, insieme con il sindacalista che li rappresenta Gino Marinucci delle Fiom Cgil di Pescara, hanno deciso una vigilanza continua istituendo a partire da questa sera un picchetto h 24 a oltranza davanti ai cancelli dello stabilimento di contrada Ceppeto. Sul tappeto però anche altre prerogative come la prosecuzione degli ammortizzatori sociali. La cassa integrazione guadagni straordinaria concessa lo scorso anno come ristrutturazione aziendale scadrà il prossimo 31 ottobre, ma potrebbe continuare per un altro anno stando l'azienda in regime di concordato liquidatorio preventivo. Lo stesso commissario liquidatore del tribunale di Verona Roberto Maria Rubini ha fatto sapere di poter essere d'accordo solo nel caso non si aggravi la posizione debitoria dell'azienda. Oggi una delegazione di lavoratori con Marinucci sarà ricevuta dal prefetto Vincenzo D'Antuono a cui saranno rappresentati posizione e programmi in relazione alla vertenza che purtroppo vede i lavoratori divisi fra coloro che aderiscono a Fiom Cgil e Uilm Uil, questi ultimi più aderenti alle posizioni aziendali e che ieri non hanno partecipato alla manifestazione, ma si sono riuniti nel pomeriggio all'interno dello stabilimento per essere aggiornati degli sviluppi. Restano confermate le date del 12 settembre a Rimini per un incontro con i lavoratori delle due sedi del nord Bussolegno e Nichelino, e quella da decidere prima del 15 settembre, voluto dal vice presidente della Regione Giovanni Lolli e dal sottosegretario Giovanni Legnini, al ministero dell'Industria.

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