Anche Di Labio propone aggiustamenti: aliquote più basse per i virtuosi del compostaggio domestico
CHIETI La commissione bilancio, presieduta dal consigliere dell’Udc Mario De Lio, ieri mattina ha preso atto delle aliquote delle nuove tasse cittadine inglobate nell’Imposta unica comunale (Iuc). Intanto la maggioranza cerca di serrare le fila e fa la conta dei presenti mentre l’opposizione annuncia le barricate in vista del consiglio comunale di domani mattina. Che si annuncia infuocato. Una sorta di prova del nove per la tenuta della maggioranza di centro destra chiamata a superare lo scoglio del regolamento delle tasse comunali. Non a caso in molti giurano che la discussione sulla Iuc slitterà a venerdì, in seconda convocazione, in modo da dare alla maggioranza, piuttosto sfilacciata e distratta negli ultimi tempi, più margini di manovra senza l’assillo dei 21 voti in aula. Ma non sarà facile perché le prime scadenze incombono. Il 16 ottobre, regolamento alla mano, arriverà agli oltre 20 mila utenti teatini la prima rata della Tasi, l’imposta che racchiude l’Imu sulla prima casa ed una serie di servizi locali. Il 30 ottobre, invece, sarà la volta della prima rata della Tari, la vecchia Tarsu. Una tassa il cui regolamento potrebbe essere emendato per regalare maggiori agevolazioni ai cittadini virtuosi o socialmente svantaggiati. In tal senso Gianni Di Labio, capogruppo del Popolo di Chieti, nella commissione di ieri, ha proposto una serie di aggiustamenti al regolamento Tari. «Chiedo che chi fa compostaggio domestico dei rifiuti sia destinatario di uno sconto più marcato di quello previsto e che sia innalzato il reddito minimo Isee» afferma Di Labio «per le agevolazioni riservate ai cittadini con disabilità che rientrano nella legge 104». Non basta. Il consigliere Di Labio, in aula, suggerirà una serie di modifiche anche per l’esenzione dalla Tari prevista per i residenti di contrada Casoni che abitano a pochi metri dall’impianto di Tmb. «A mio avviso devono pagare la tassa coloro che hanno acquistato un’abitazione nella zona dopo l’entrata in funzione dell’impianto. Non è possibile esentare dal pagamento della tassa» sostiene Di Labio «questi utenti». I partiti di opposizione, da parte loro, stanno predisponendo una miriade di emendamenti al regolamento Iuc con l’obiettivo dichiarato di sfiancare la maggioranza e di rivedere aliquote definite “salate”. Nel frattempo il presidente della Teate servizi Valerio Visini risponde per le rime a Sara Marcozzi. Il consigliere regionale grillino, teatina doc, aveva auspicato che il Comune tornasse a riscuotere in prima persona i tributi comunali evitando, così, di pagare gli agi alla Teate servizi. «La Marcozzi si documentasse» replica Visini «perché il regolamento comunale funziona diversamente».