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Data: 27/09/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
«D’Alfonso costringe i disabili a pagarsi le cure» Da ottobre saranno richiesti contributi dal 30 al 60% per le terapie di riabilitazione

L’AQUILA «Ancora una volta stiamo assistendo ad uno scollamento tra gli intenti dichiarati e le azioni concrete conseguenti che andrebbero messe in atto. Nel mezzo sempre loro, i più bisognosi, i più indifesi». Questo il commento del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, nel corso della sua visita alla Piccola Opera Charitas di Giulianova. «La Piccola Opera Charitas - ha dichiarato Mercante - ente no profit dedito alla assistenza ed al recupero delle persone diversamente abili, è solo una delle tante strutture dislocate sul territorio abruzzese che rischia, dal 1° ottobre prossimo, di subire le pesanti ripercussioni imposte dagli ultimi decreti del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso». Tra pochi giorni, infatti, i pazienti affetti da disabilità più o meno gravi e che necessitano dei servizi di riabilitazione erogati dalle strutture accreditate saranno costretti a sborsare cifre ingenti per usufruire delle cure necessarie, essendo stato posto a loro carico un obbligo di compartecipazione che oscilla dal 30 al 60% della spesa complessiva, ovvero dai mille ai duemila euro mensili. «La Regione – ha spiegato Mercante – avrebbe dovuto concludere il percorso, già avviato, di riconversione e riorganizzazione delle strutture previste dall’art. 26 della L. 833/1978. Tale percorso, reso necessario dalla contrazione delle prestazioni riabilitative erogabili a carico del Servizio sanitario, avrebbe condotto all’introduzione di un ticket di entità certamente più modesta rispetto a quanto previsto con gli ultimi provvedimenti commissariali. Il risultato di una manovra, caratterizzata inspiegabilmente da così tanta urgenza, è che, ancora una volta sono i cittadini più deboli, già costretti a convivere, giorno per giorno, con gravi problemi di salute e con le difficoltà quotidiane che ne derivano, a pagarne le conseguenze». Mercante tira in mezzo l’assessore Paolucci che avrebbe dichiarato che sarà la stessa Regione a provvedere al pagamento della quota di compartecipazione a carico dei cittadini. «A oggi nessuna comunicazione è arrivata alle strutture di riabilitazione che tra pochissimi giorni si vedranno, pertanto, costrette ad applicare le nuove tariffe. E non è certamente ipotizzabile – ha continuato Mercante – un accollo di tali somme da parte dei Comuni, costretti a fare i conti con bilanci sempre più ristretti. All’Assessore e al commissario ad acta per la sanità chiedo, quindi. in attesa che venga completato il processo di riconversione e riorganizzazione delle strutture di riabilitazione, di attivarsi al più presto per sospendere l’efficacia dei nuovi decreti». L’obiettivo è l’approvazione, nel prossima seduta delo Consiglio regionale, della risoluzione presentata dai gruppi di opposizione. «Solo in questo modo sarà possibile valutare quali dovranno essere le modalità ed i costi di erogazione dei servizi assistenziali e tutelare le fasce più deboli e disagiate».

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