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Pescara, 14/05/2025
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Data: 27/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
I proprietari vogliono un milione di euro. La sentenza favorevole ai titolari dei terreni dove sorge la cabinovia

E’ di un milione di euro la richiesta di risarcimento che i ricorrenti dei terreni dove insiste la cabinovia formuleranno a breve. Dopo la sentenza vittoriosa in cui si riconosce che le 90 particelle appartengono non al Comune di Pietracamela bensì ai cittadini legittimi proprietari, ci si è mossi per vedersi riconosciuti i danni economici avuti nel tempo. «Volevamo appunto che si affermasse questo principio» sono le prime parole di Loreto Bartolomei che ci tiene a far sapere che «non si punta a distruggere tutto». «Noi non vogliamo la chiusura ma il risarcimento dei canoni e di tutti gli arretrati, assieme alla possibilità di ottenere concessioni edilizie, piccoli lotti, in modo che si avviino in sito attività commerciali per i giovani. Compreso ovviamente il ripristino al Catasto della situazione ex ante».
La Gran Sasso Teramano, società che gestisce la cabinovia collocata sui terreni dei ricorrenti, dovrebbe versare i 78mila euro di canone annuo per 10 anni, più gli interessi, per un totale di circa un milione di euro. Entro questa settimana, ricorda Bartolomei, dovrebbe partire la lettera di richiesta di risarcimento con la somma esatta; l’amministrazione comunale in questo caso è proprietaria di una piccola percentuale. Bartolomei fa un po’ di storia: «L’ex sindaco Forti stabilì che queste terre non fossero più dei legittimi proprietari, andò al Catasto e cambiò la proprietà e i cittadini fecero ricorso presso il Commissario regionale degli usi civici che dopo 10 anni con una sentenza ci ha dato ragione, anche se il Comune ha giocato sul fatto che non richiedendo appunto tale sentenza decadesse nei suoi effetti e non andando al Catasto per ripristinare la situazione originaria».
Sulla questione, dopo ampia concertazione, si è giunti ieri a un accordo per evitare contenziosi negli uffici della Regione, a Pescara dove si è svolto un incontro tra i vertici della Gran Sasso Teramano (Marco Bacchion e Ferdinando Marsilii), il commissario Prefettizio per il Comune di Pietracamela, Silvana D'Agostino ed i rappresentanti Amministrazione separata (Sergio Marchegiani e Paride Tudiscu). La riunione è stata organizzata e promossa dall'assessore Dino Pepe. «Grazie al confronto e alla disponibilità delle parti- ha commentato l'assessore - dopo anni, finalmente si prospetta una possibile soluzione positiva sulla sorte degli impianti sciistici di Prati di Tivo». La destinazione d'uso dei terreni contesi, è cambiata permanentemente a fini turistici. Ciò testimonia inequivocabilmente la vocazione della montagna teramana e permetterà a tale settore della provincia di aprire nuove prospettive di sviluppo. «Dopo la sottoscrizione dell'accordo- ha concluso Pepe - e una volta perfezionati gli atti ufficiali terminerà il clima di insicurezza che ha contraddistinto le passate stagioni, restituendo, con risposte concrete, stabilità e certezza alla collettività e agli operatori». I proprietari dei terreni lamentano di non essere stati invitati al vertice.

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