Non hanno più la coppola nera che indossavano i loro predecessori negli anni ’60, ma vestono moderni fratini catarifrangenti in attesa delle eleganti divise blu che sfoggeranno a partire dal prossimo 15 ottobre. Eccoli i nuovi facchini che da ieri sono tornati accanto ai binari di Termini, dove erano spariti da anni. Al momento sono sette in tutto e sono dispiegati in sei zone del più importante scalo ferroviario della Capitale, dove ogni giorno transitano 480mila passeggeri, al ritmo di 150 milioni l’anno.
IRREGOLARI
Quella di far tornare i portantini non è una scelta dal sapore squisitamente vintage. L’effetto-nostalgia di vedere personaggi che sembrano resuscitati da vecchie pellicole in bianco e nero con Vittorio De Sica o Fernandel, in realtà ha un obiettivo molto più pratico: oltre alla comodità del servizio per i passeggeri, nasce anche dalla necessità di contrastare l’esercito di abusivi che ogni giorno assedia turisti e pendolari. «L’avvio di questo servizio - spiega Paolo Gallo, amministratore delegato di Grandi Stazioni – testimonia l’impegno per soddisfare le esigenze dei clienti offrendo servizi sempre più completi e diversificati. È anche una risposta, condivisa con le istituzioni, al problema della sicurezza nelle stazioni: offrire un servizio di porteraggio ufficiale significa anche contrastare l’abusivismo».
In questi primi giorni, aggiunge il manager di Grandi Stazioni, il servizio è stato avviato in forma sperimentale. «Nelle prossime settimane sulla base della risposta che si avrà dai clienti, si passerà a una fase di attuazione su più larga scala».
I COSTI
Le tariffe vanno dai 6 euro a valigia richiesti per il tragitto dal treno al taxi o alla metro, fino agli 8 euro per un percorso superiore ai due chilometri. Più ovviamente la possibilità di dare un extra al portantino, la vecchia mancia.
Il servizio è attivo dieci ore al giorno, dalle 9 alle 19, ed è possible prenotarsi tramite una app. Ieri gli addetti hanno indossato divise provvisorie: polo e gilet giallo con scritta sul retro che li qualifica come «portabagagli autorizzati». Entro metà ottobre per i nuovi facchini, arruolati dalla Ki Point del gruppo Poste Italiane, arriverà anche il tocco vintage delle divisa, dato che indosseranno una signorile uniforme blu dai risvolti verdi, con tanto di guanti e cappello.
I CLIENTI
E i clienti come hanno reagito? Dopo un’iniziale diffidenza - «qualcuno all’inizio ha pensato che fossimo abusivi», spiega uno degli operatori, scherzando - in molti ne hanno approfittato per liberarsi del fardello dei bagagli al costo di pochi euro. Per evitare tensioni con gli abusivi messi all’angolo, ieri nella stazione è stato dispiegato un nutrito numero di carabinieri, alcuni in borghese, altri in divisa. E lo stesso è stato fatto negli altri due scali dove è stato ripristinato il servizio: Firenze Santa Maria Novella e Milano Centrale.
«La gente è diffidente, poi apprezza il servizio»
«Nonostante i trolley e le valigie con le rotelle, alla fine la gente vuole sempre farsi aiutare da noi», dice Maurizio Fraioli, reinventatosi facchino della stazione Termini all’età di 47 anni, dopo un passato a servire in un albergo della Capitale. «In queste prime ore molti turisti e passeggeri erano ancora spaesati dalla novità. Alcuni ci hanno guardato con diffidenza, probabilmente qualcuno pensava che fossimo abusivi. Purtroppo dopo anni di disagi nelle stazioni della metropolitana la gente si deve riabituare gradualmente alla presenza dei portabagagli regolari». Anche per questo ieri accanto ai binari sono rimasti di pattuglia decine di agenti della polizia e dei carabinieri. «In questi primi giorni - racconta Maurizio - abbiamo i fratini con la scritta “portabagagli”, ma visto che anche i rom si vestivano da personale della stazione, non tutti i clienti si fidano». Tra dieci giorni però arriveranno le uniformi vere e proprie. «Con quelle sarà più facile essere riconosciuti dai clienti. E forse arriveranno con più facilità anche le mance», scherza il facchino. Che aggiunge: «In qualche modo stiamo riabilitando un mestiere nobile, che nel corso degli anni era andato sparendo e che invece si sta dimostrando ancora molto utile per chi viaggia in treno con tanti bagagli. Tutti i clienti che ho avuto in questa prima giornata, dopo il servizio ci hanno ringraziato. Evidentemente serviamo ancora».