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Pescara, 14/05/2025
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Data: 08/10/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tasi e Tari, campagna di istruzioni per l’uso. Il Comune diffonde migliaia di brochure per i contribuenti

Si avvicinano le scadenze per il pagamento di Tasi e Tari e il Comune lancia da oggi una campagna informativa con la diffusione di brochure alle Poste, alla Soget e all’Urp di palazzo di città. La prima rata della Tasi va versata entro il 16 ottobre e la seconda entro il 16 dicembre, data quest’ultima che coinciderà con la scadenza della seconda rata Imu, dunque meglio accantonare da subito in famiglia il tesoretto necessario. Per la prima rata della Tari invece c’è tempo fino al 31 ottobre e il saldo dovrà arrivare entro il 31 dicembre. Non pagare comporta una sanzione del 30 per cento. Chi pagare in ritardo avrà qualche agevolazione: sanzioni dello 0,2% al giorno per 15 giorni, del 3% nel primo mese e poi del 3,75% fino a un anno, oltre a interessi dell’1 per cento. La sanzione vale per tutte le tasse e, fatto importante da sapere, si applica anche se non arriva l’avviso.
«Confido nella correttezza dei pescaresi perché solo incamerando le risorse previste potremo amministrare al meglio la città di Pescara» ha detto fiduciosa l’assessore alle finanze Bruna Sammassimo.
La Tasi va pagata dai proprietari dell’abitazione principale (30mila immobili per circa 48mila contribuenti), dunque non riguarda gli inquilini in affitto: per le seconde case si paga l’Imu al 10,6 per mille, sempre a carico dei proprietari, e trattandosi dell’aliquota massima esonera gli inquilini dal contribuire alla Tasi nella misura del 30%. Da questa tassa a Palazzo di città hanno previsto entrate per 10 milioni e 400mila euro. L’altra tassa di ottobre è la vecchia Tares, oggi Tari, che per legge deve coprire per intero il costo del servizio per i rifiuti che a Pescara corrisponde a 24 milioni e 700 mila euro. Tempo una settimana e partiranno dal Comune 60mila avvisi di pagamento che riportano l’importo da versare. Il consiglio è di verificare sempre la corrispondenza dei dati stampati con quelli dell’abitazione (tariffa, costo e metri quadri). A gennaio scorso c’era stata una serie di sviste, anche a causa di variazioni mai comunicate, che ha causato errori nella tariffa e quindi costretto gli uffici comunali a rivedere moltissimi bollettini. Situazione che, unita alla protesta di ristoratori e balneari che non hanno pagato, ha determinato un mancato incasso per circa 7 milioni a Palazzo di città. Errori che sono stati finalmente corretti.
Per il pagamento della Tasi c’è un passaggio che potrebbe riservare qualche piccola difficoltà visto che il contribuente è chiamato al fai-da-te per la compilazione del modulo F24. «E’ importante sapere che per la Tasi non arriveranno bollettini a domicilio e saranno dunque i contribuenti stessi a doversela calcolare, inserendo i dati catastali della prima abitazione sull’apposita finestra creata sul sito web del Comune in modo da poter compilare e stampare il modulo dell’F24 che dovrà essere poi pagato in banca allo sportello, al computer tramite l’home banking o alle Poste» ha spiegato l’ingegner Marco Scorrano, esperto informatico di Palazzo di città e valido ex dirigente al settore Tributi. «L’aliquota Tasi è del 3 per mille con detrazione di cento euro. In caso di più proprietari dell’immobile, la tassa va suddivisa tra loro in parti uguali, come anche la detrazione, e non in base ai millesimi» ha aggiunto Scorrano.

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