Circa 150 tra fermi e arresti. Oltre 460 persone identificate. Più di 40mila allontanamenti di «soggetti molesti, questuanti, venditori ambulanti e suonatori». Come dimostrano gli ultimi episodi di cronaca e le inchieste svolte da Il Tempo nei giorni scorsi, la sicurezza a bordo dei mezzi del trasporto pubblico capitolino è ancora un tema caldo. Eppure Atac nel corso del 2014 ha messo in campo una serie di iniziative ad "alto impatto", che da gennaio a giugno hanno portato a numeri rilevanti, come quelli sopra elencati. Secondo quanto comunicato dall’azienda, già dal secondo semestre 2010 è iniziata l’installazione di cabine separate per gli autisti. Al momento sono installate su 677 veicoli. Sono, inoltre, circa 350 i mezzi dotati di telecamere a bordo, ed è in fase di ultimazione l’installazione di sistemi che consentono alla centrale operativa di ascoltare, su richiesta dell’autista, quanto sta accadendo a bordo del mezzo in tempo reale per potersi poi interfacciare con le forze dell’ordine. Intanto, si va verso un nuovo slittamento dell’apertura al pubblico della linea C della metropolitana da Pantano a Centocelle. Quando ormai sembrava tutto pronto per partire il prossimo week-end (in coincidenza con la festa di Ognissanti), le lungaggini burocratiche avrebbero portato l’assessorato capitolino alla Mobilità e l’Atac a spostare ulteriormente la data immaginata per il primo viaggio. Dunque, se non ci saranno colpi di scena, il fatidico C-Day potrebbe essere individuato nell’8 o 9 novembre o, al più tardi, nel 15 o 16 novembre. Secondo quanto trapela dal deposito di Graniti (quartier generale della linea C) ormai da giorni gli ispettori del Ministero dei Trasporti non si fanno più vedere, segno che le ultime verifiche sul campo hanno dato esito positivo. È possibile che l’argomento «data di apertura» possa essere affrontato questa mattina dall’assessore Guido Improta, che insieme all’ad Danilo Broggi porterà in Commissione la bozza del piano industriale 2015-2019 di Atac. Un piano che dipende molto sia dai conti in rosso della municipalizzata che dalle ulteriori spese che bisognerà affrontare per l’apertura della terza linea della metro, stimate in 40-45 milioni di euro l’anno.