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Pescara, 14/05/2025
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Data: 30/10/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il pasticcio Filovia - Filovia, l’altolà del sindaco «Progetto da ridiscutere». Il 6 novembre la riunione del comitato Via. Acerbo: «La prima gara fu annullata per i pali»

Il sindaco Alessandrini la definisce «questione dei ceci bollenti». Il presidente della Gtm, Michele Russo, si sorprende della sorpresa, «era tutto chiaro dall’inizio». dice. Per capirne di più non resta che attendere la riunione del comitato Via del 6 novembre.
MAGGIORANZA SPIAZZATA
Scoprire dal Messaggero che Pescara dovrà dotarsi di una foresta di pali sulle strade del percorso se vorrà completare il progetto del Filò ha spiazzato politici e tecnici. Non la vecchia maggioranza comunale di centrodestra che in gran segreto ha fatto predisporre l’elettrificazione per la filovia su corso Vittorio Emanuele, senza l’avallo del consiglio comunale. Stando al Prg, il progetto dovrebbe passare sul corridoio verde nell’area di risulta.
L’opera è in fase conclusiva per il primo lotto - da Montesilvano a Pescara - per una spesa di oltre dieci milioni, ma il timore ovvero la consapevolezza di sviluppare un’infrastruttura troppo invasiva e chissà quanto costosa ha rimesso in discussione il secondo e terzo lotto del progetto, il collegamento dalla strada parco fino al Tribunale nuovo da un lato e fino all’aeroporto, sulla Tuburtina, dall’altro.
IMPATTANTE E DA RIVEDERE
«Un’opera troppo impattante e onerosa» sono le reazioni critiche più forti all’articolo pubblicato ieri. «Questo è il motivo per cui la conferenza di servizi di lunedì scorso è poi stata rinviata» confessa il primo cittadino, che manda un altolà e chiede che il progetto venga ridiscusso, ma non esclude tuttavia la possibilità di portarlo avanti. Per Alessandrini «bloccare i lotti successivi vorrebbe dire amputare l’opera pubblica e dunque sminuirla. Si può immaginare un altro percorso - aggiunge -, altrimenti non sarà possibile disincentivare l’uso dell’auto privata che è obiettivo del progetto. Urge un confronto approfondito» conclude il sindaco, che ha più volte espresso dubbi e riserve su un progetto da lui definito troppo costoso e carente anche per il solo lotto sulla strada parco.
PONTE E CORSO VITTORIO
Cade dalle nuvole, invece, Michele Russo, presidente della società che fa da stazione appaltante per conto della Regione. «Parliamo del progetto per una filovia che in quanto tale ha pali e fili» osserva. La palificazione elettrica era dunque prevista anche per i due lotti successivi. «Il Filò può marciare da ibrido, cioè senza corrente, per un 30 per cento del percorso e va stabilito su quali tratti - aggiunge -. Non immagino pali su ponte Risorgimento e forse neppure su corso Vittorio, dove i fili potrebbero essere collegati ai palazzi». Le questioni più spinose riguardano costi e penali. Spetterebbe alla Regione accollarsi gli alti costi di gestione e manutenzione: circa 2,6 milioni all’anno solo per il tratto sulla strada parco e tanto basta a sollevare dubbi sulla redditività del servizio.
UN ALTRO ANNO PER IL FILO’

«Annullare il progetto del primo lotto costerebbe milioni alla collettività perché i lavori sono quasi ultimati - conclude Russo -. Anche se ci vorrà circa un altro anno per il collaudo del Filò, che fino ad allora non potrà portare passeggeri. I due lotti successivi non sono stati appaltati e dunque non si rischia nulla. Salvo vanificare l’intero progetto».

Acerbo: «La prima gara fu annullata per i pali»

«Sull’appalto della filovia confermiamo i nostri dubbi di legittimità che abbiamo sempre avanzato. In tanti dimenticano che ci sono stati ritardi nell’esecuzione dei lavori attribuiti a noi e invece legati a procedure di legge. A questo punto aspettiamo di conoscere gli sviluppi che avrà la riunione del comitato Via il 6 novembre prossimo». Maurizio Acerbo, leader di Rifondazione comunista, torna alla carica sulla filovia insieme con i comitati a difesa della strada parco. «Ricordo che era sindaco Carlo Pace quando venne annullata la prima gara d’appalto per la filovia proprio perché si prevedeva la palificazione. Con la cifra oggi limitata al primo lotto si sarebbe coperta l’opera per tutto il percorso, lavori che sarebbero forse già terminati - osserva Acerbo -. Invece ci ritroviamo a distanza di anni con lavori ancora in corso per un progetto di filobus che prevede lo stesso l’uso dei pali. Chiediamo che su questo appalto venga fatta luce, considerando gli eventi che hanno riguardato il responsabile del comitato Via in Regione».

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