Egregio Direttore, il referendum sul tipo di viabilità che dovrà ospitare corso Vittorio Emanuele a Pescara mi sembra una forzatura ed una mancanza di rispetto nei confronti degli elettori dell'attuale coalizione che amministra il comune di Pescara. E spiego il perché. Riaprire il corso è stato uno dei punti fermi del programma elettorale della coalizione che ha eletto l'attuale sindaco Alessandrini. Ebbene, chi lo ha votato, ritengo, abbia accettato anche la scelta di di riaprire tale arteria viaria bocciando la zona a traffico limitato. Non discuto se sia giusto o meno riportare le auto insieme ai mezzi pubblici sul corso Vittorio, anche se misure di tale genere devono essere decise dal Consiglio comunale e non dalla Giunta. Questo è noto a tutti. Ciò premesso, come si potrebbe giustificare un eventuale cambio di indirizzo da parte dell'attuale compagine amministrativa, se il risultato del referendum dovesse propendere per il mantenimento della Ztl? Sarebbe, a mio parere, un tradimento nei confronti degli elettori. Per queste ragioni ritengo che il referendum sia improponibile. Aristide Ricci