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Pescara, 14/05/2025
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Data: 01/12/2014
Testata giornalistica: Pagine d'Abruzzo
Trasporti. Ecco le 10 risposte della Regione a Forza Italia. Punto per punto il sottosegretario D'Alessandro al sen. Di Stefano

Pescara. “Con piacere rispondiamo alle domande dell'On. Fabrizio Di Stefano, perché domande del genere fanno vincere le elezioni a chi risponde e le fanno perdere a chi le pone, e sono rivelatrici del perché loro hanno trasformato il trasporto pubblico locale nel Titanic, ma noi non suoneremo mentre la nave affonda”. E’ l’incipit della replica di Camillo D'Alessandro, sottosegretario alla Giunta regionale, alle domande formulate stamattina in conferenza stampa da Forza Italia a proposito della riforma del trasporto pubblico locale.
Queste le risposte ai dieci quesiti:

1) Lo statuto della società unica prevederà la composizione di un consiglio di amministrazione tra tre e cinque membri, di certo con un numero di componenti e con un costo inferiore rispetto alle tre società attuali. Ci saremmo aspettati dal parlamentare Di Stefano una premura sul curriculum e sulle competenze piuttosto che su un nome e cognome, che garantiremo essere di elevatissimo valore. Nessuna "nominopoli", solo competenze.

2) Sicuramente un numero inferiore rispetto al lauto numero ereditato, rispetto al quale, mi pare, il parlamentare Di Stefano non si sia mai occupato neanche nella precedente veste di consigliere regionale.

3) Nessun dipendente avrà un euro di meno rispetto al proprio attuale trattamento economico nè, allo stesso modo, si adeguerà il trattamento economico a quello più alto. Esattamente quanto previsto nell'accordo tra sindacati e Regione, con l'allora Assessore Morra, e che pure un parlamentare dovrebbe conoscere. La nuova società lavorerà per garantire maggiori livelli di efficienza e di produttività.

4) Gli esuberi, il cui numero non è detto che sia quello indicato, troveranno assorbimento attraverso l'attivazione di più leve: mobilità, prepensionamenti, ma sopratutto la realizzazione di economie consentirà di fare fronte. Abbiamo intenzione di garantire maggiori servizi in capo alla nuova società che consentirà di utilizzare parte del personale amministrativo e dirigenziale.

5) La società sarà organizzata statutariamente per divisioni. La divisione ferro avrà sede a Lanciano, quella urbana ed interurbana a Chieti e Pescara. Le attuali tre società dispongono di locali in proprietà, anche vuoti, mentre si pagano affitti. Sono certo che il Parlamentare Di Stefano, nella sua veste di amministratore locale della Città di Chieti, metterà a disposizioni locali pubblici gratuiti per la società unica rispetto a quelli attuali dove paghiamo affitti evitabili e costosi.

6) Il trasporto ferroviario conserverà autonomia, anzi, abbiamo l'ambizione di essere sempre più competitivi, certamente alleati a Trenitalia ma nella nostra autonomia. Il ferro rappresenta la punta di diamante della nuova società.

7) La società unica risolve il tema posto da Di Stefano. Tuttavia proprio la differenziazione dei contributi ha generato differenze di entrate tra le tre società. La fusione non si fa per salvare Arpa, la cui gestione caratteristica è positiva, caso mai sull'indebitamento dovrebbe interrogarsi Di Stefano, ma per salvare il sistema del trasporto pubblico locale.

8) Adegueremo i trasferimenti regionali a quelli nazionali, ma la minore contribuzione sarà ammortizzata dalle economie che si realizzeranno con la società unica. Pensi, l'On. Di Stefano, a quante economie possono conseguirsi con una centrale unica degli acquisti, per esempio per la benzina o gli pneumatici per un parco di oltre mille autobus. Pensi alle officine, pensi all'acquisto dei ricambi (oggi uno stesso ricambio costa in modo differente da una società all'altra). Pensi al costo delle manutenzioni esterne.

9) La risposta è sì. Tuttavia esiste già una disponibilità espressa e verbalizzata, in tal senso, dai sindacati già all'epoca di Morra, cosa che dovrebbe essere conosciuta da un Parlamentare della stessa parte politica di chi ha governato solo fino a qualche mese fa e che pure ha il coraggio di parlare.

10) Tutte le attivita commerciali, a seguito della fusione, saranno cedute a Sangritana spa a Lanciano.

Ora una sola domanda all'Onorevole Di Stefano – conclude D’Alessandro – dove è stato in questi 66 mesi di governo della sua parte politica mentre veniva approvata una legge per costituire una società unica (emendamento del PD alla Legge finanziaria 2012) salvo guardarsi poi bene dal farlo, difendendo sedie e sgabelli?
Dove stava mentre si nominavano direttori e vicedirettori, venivano acquistati autobus senza copertura finanziaria, venivano approvati bilanci gonfiati di crediti mai riconosciuti dalla stessa Regione che pure li aveva approvati?".

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