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Pescara, 14/05/2025
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01/12/2014
Il Centro
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Legge di stabilità 2015 - Legge di stabilità, via libera alla Camera. Possibili modifiche su tassazione di fondi pensione, Tfr e imposta unica sulla casa. Bebè, ammortizzatori e mutui: ecco le novità |
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ROMA La legge di stabilità supera il primo giro di boa. Dopo le fiducie ottenute sabato dal governo, ieri la Camera ha dato il suo via libera alla manovra e al ddl bilancio, passando il testimone al Senato. È a Palazzo Madama infatti che sono stati rimandati molti nodi ancora insoluti necessari per modificare e in alcuni casi migliorare il testo, già rivisto a Montecitorio. Da oggi governo e Parlamento riprenderanno il lavoro sugli emendamenti concentrandosi su alcuni filoni fondamentali, primo tra tutti quello fiscale. L’idea dovrebbe essere quella di intervenire sull’Irap a favore di piccole e medie imprese, con un probabile aumento delle franchigie, e sulle partite Iva aumentando da 15 a 20mila euro la soglia per accedere al regime forfettario. Ma è soprattutto a «correggere» l’aumento della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione e sulla rivalutazione del Tfr che l’esecutivo dovrà pensare. La scelta politica non è ancora stata fatta, ma la soluzione tecnica potrebbe essere quella di portare il prelievo sulla previdenza integrativa al 17%, contro l’aumento al 20% previsto dalla prima versione della manovra (oggi è all’11,5%). Allo stesso modo potrebbe essere limitato al 20% (anzichè al 26%) l’incremento per i fondi delle casse previdenziali, purchè riconvertano gli investimenti esteri su attività economiche italiane. Il passaggio al Senato potrebbe essere decisivo anche per la tassazione sulla casa, con l’introduzione della nuova local tax che incorpora Imu e Tasi. Anche in questo caso però le difficoltà non mancano e non è detto che le novità arrivino nei tempi della legge di stabilità. Le aliquote potrebbero essere fissate tra il 2,5 e il 5 per mille sulla prima casa e tra l’8 e il 12 sulla seconda. La partita si giocherà inoltre sui tagli alle Regioni, visto che la Camera si è impegnata solo su quelli ai Comuni. L’ammontare della spending imposta ai governatori dovrebbe rimanere a 4 miliardi, ma lo Stato potrebbe intervenire sul patto della Salute alleggerendo il ruolo degli enti locali. In attesa del nuovo round, il ministro dell’Economia Padoan esprime comunque la sua soddisfazione per una legge migliorata ma rispettata nel suo impianto originario. E «ora - dice - è possibile un’inversione di tendenza» su crescita e occupazione. Considerando anche le modifiche della Camera, la manovra nel suo complesso comporterà infatti effetti espansivi sul bilancio dello Stato di circa 6,7 miliardi di euro nel 2015 e di circa 2,9 miliardi di euro nel 2016.
Bebè, ammortizzatori e mutui: ecco le novità Un tetto per le pensioni d’oro, più soldi per gli indigenti, ecobonus per gli interventi antisismici
ROMA Numerose le modifiche alla legge di stabilità apportate alla Camera. Ecco le principali novità al primo “giro di boa” a Montecitorio. Tetto pensioni d’oro. Un tetto per gli assegni previdenziali di medici, professori universitari, magistrati e grand commis, anche quelli del 2015. Cancellate invece le penalizzazioni per chi andava in pensione prima dei 62 anni pur avendo raggiunto l’anzianità contributiva. La misura si applicherà a quanti matureranno il requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Finanziamento ai partiti detraibile. Anche candidati ed eletti, e chi versa mensilmente, come vincolato da statuto, una quota della sua indennità al partito, può detrarre il versamento dalle tasse. Stretta anti-evasione. L’Agenzia delle Entrate potrà usare a pieno le banche dati, senza concentrarsi sulle liste selezionate come previsto dal Salva Italia. Cambia bonus bebè. Assegno solo per i nuclei familiari che presenteranno un Isee non superiore ai 25 mila euro, che raddoppia sotto quota 7mila. Buoni acqusto alle mamme. Arrivano mille euro all’anno in buoni acquisto per le mamme che hanno almeno 4 figli e un reddito Isee inferiore a 8.500 euro, pari a circa 32mila euro Ise. Fondo famiglie sla. Nel 2015 le risorse del Fondo famiglia si riducono rispetto al ddl del governo, perchè utilizzate per finanziare le non autosufficienze (il cui fondo sale a 400 milioni) e gli asili (100 milioni ). Stop rate mutui. 3 mesi per nuove misure per garantire la sospensione del pagamento della quota capitale di mutui e finanziamenti a famiglie e piccole e medie imprese. Poveri . Arrivano 8 milioni per distribuire pasti ai più poveri. Buoni pasto. Sale la soglia di deducibilità dei buoni pasto elettronici da 5,29 a 7 euro. Ammortizzatori. La dote aggiuntiva è 200 milioni all’anno nel biennio 2015-2016. Ecobonus. Prorogato, al 65%, a tutto il 2015 non solo per l’efficienza energetica ma anche per gli interventi antisismici. Patronati. Dimezzati i tagli: scendono a 75 milioni con riforma del settore: i patronati verranno ridotti a un terzo. Ebola. 5 milioni nel 2015 e nel biennio successivo per «potenziare le misure di sorveglianza e contrasto delle malattie infettive» e quindi anche di ebola. Partecipate. Razionalizzazione delle società partecipate degli enti locali, ma anche di «Camere di commercio, università, istituti universitari pubblici e autorità portuali». Frequenze tv. Le frequenze del digitale non affidate ora spettano alle le tv locali. Expo. Niente spending review e via libera alle assunzioni anche con contratti flessibili. Amianto. Benefici previdenziali per i lavoratori che sono stati esposti all’amianto. Wi-fi e hotel. Il credito di imposta legato al wi-fi per hotel e alberghi sarà concesso solo se il servizio sarà gratuito. Deficit. Recepite le modifiche concordate con l’Ue per ridurre il deficit di 4,5 miliardi ( 0,3 punti di Pil). Reverse charge e clausola di salvaguardia. Estesa la reverse charge a ipermercati, supermercati e discount alimentari e ai “pallets”, cioè i bancali di legno. Serve l'ok di Bruxelles, oppure scatterà una clausola di salvaguardia sulle accise della benzina. Sabatini bis. Sale da 2,5 a 5 miliardi di euro il plafond costituito presso Cdp, utilizzato per finanziare le imprese. Made in Italy. Arrivano nuove risorse: 130 milioni di euro nel 2015, 50 nel 2016 e 40 nel 2017. Debiti crediti. Proroga di un anno alla compensazione dei debiti con i crediti delle imprese verso la P.a. Agricoltura. Sconti Irap anche per i lavoratori neo assunti. Polizia. Via libera alle assunzioni sulle graduatorie dei concorsi banditi nel 2012 e indetti nel 2013. Scuola. Il piano straordinario di assunzioni non solo per i docenti. Previste novità anche per le commissioni dell’esame di maturità. E-book. Iva al 4%. Comuni. Resta il taglio di 1,2 miliardi ma potrà essere coperto anche da riduzioni degli investimenti. Gli enti locali che decideranno di aggregarsi saranno esentati dal patto di stabilità per 5 anni. Ai comuni poi andrà una quota pari al 55% delle maggiorazioni dei tributi che arrivano grazie alla lotta all’evasione. Fondo emergenze. In arrivo 60 milioni in più nel 2015 per le calamità naturali.
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