Dieci domande per chiarire la fusione Arpa-Gtm-Sangitana: sono quelle che hanno rivolto i consiglieri regionali Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri e il deputato Fabrizio Di Stefano (Forza Italia) al presidente della Regione. 1) «Da chi sarà amministrata la nuova società? Da un amministratore unico o da un consiglio di amministrazione? Nel secondo caso, di tre o cinque componenti? 2) Quanti dirigenti avrà la nuova società? 3) Saranno rivisti i contratti integrativi aziendali? Saranno uniformati i trattamenti economici e normativi dei dipendenti delle tre società? Con allineamento alle migliori od alle peggiori condizioni attualmente in essere? 4) Dove verranno ricollocati i 50 impiegati in esubero? Presso la Regione? O verranno esodati? E con quali incentivi? A carico del bilancio regionale o di quello della nuova società? 5) Dove avrà sede la società? 6) Il trasporto ferroviario conserverà la sua autonomia? Verrà istituita una divisione? Oppure è prevista un'integrazione con Trenitalia, sul modello lombardo? 7) I contributi di esercizio erogati alle tre società in misura differenziata (da 2 a 8 euro/km) saranno uniformati? Aumentando il contributo Arpa o riducendo quelli delle altre due società? 8) La Regione garantirà risorse invariate al trasporto pubblico locale nonostante la riduzione dei trasferimenti statali alle regioni imposto dal governo Renzi? 9) La fusione consentirà di ridurre i permessi sindacali? 10) Quale sarà la sorte delle attività non contribuite dalla Regione (noleggio, agenzie di viaggio, linee commerciali)»?
Il sottosegretario alla giunta regionale Camillo D'Alessandro, ha risposto alle domande di Forza Italia sulla riforma del trasporto pubblico locale (tpl). 1)«Lo statuto della società unica prevederà la composizione di un Cda fra tre e cinque membri, di certo con un numero di componenti e con un costo inferiore rispetto alle tre società attuali. 2)Sicuramente un numero inferiore rispetto al lauto numero ereditato. 3)Nessun dipendente avrà un euro di meno . 4)Gli esuberi, il cui numero non è detto che sia quello indicato, troveranno assorbimento attraverso mobilità, prepensionamenti, ma sopratutto la realizzazione di economie . 5) La società sarà organizzata statutariamente per divisioni. La divisione ferro avrà sede a Lanciano, quella urbana ed interurbana a Chieti e Pescara. Le attuali tre società dispongono di locali in proprietà, anche vuoti, mentre si pagano affitti. 6) Il trasporto ferroviario conserverà autonomia, anzi, abbiamo l'ambizione di essere sempre più competitivi, alleati a Trenitalia ma nella nostra autonomia. 7) La società unica risolve il tema posto. Tuttavia proprio la differenziazione dei contributi ha generato differenze di entrate tra le tre società. 8) Adegueremo i trasferimenti regionali a quelli nazionali, ma la minore contribuzione sarà ammortizzata dalle economie che si realizzeranno con la società unica. 9) La risposta è sì. Esiste già una disponibilità verbalizzata in tal senso dai sindacati all'epoca di Morra. 10) Tutte le attività commerciali, a seguito della fusione, saranno cedute a Sangritana spa a Lanciano».