ROMA Venerdì i sindacati e le imprese a Palazzo Chigi. Poi le ultime limature e alla vigilia di Natale il primo decreto attuativo del Jobs act, quello sul contratto a tutele crescenti, uno dei più delicati, sarà pronto per essere varato. Il governo pigia il piede sull’acceleratore della riforma del mercato del lavoro. Obiettivo: fare in modo che da gennaio le nuove norme siano pienamente operative così da produrre il più presto possibile i primi effetti sull’occupazione.
Ieri mentre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti annunciava la convocazione delle parti sociali a Palazzo Chigi per venerdì mattina, il premier si spingeva oltre comunicando la data del varo dei primi decreti: «Li facciamo il 24». E in serata c’è stato un vertice Renzi-Poletti-Delrio proprio sui decreti attuativi.
Renzi ha usato il plurale, ma in realtà la settimana prossima dovrebbe essere pronto un solo decreto: quello sul contratto a tutele crescenti. Si scioglierà così il dilemma sulle «specifiche fattispecie» dei licenziamenti illegittimi disciplinari per i quali il giudice potrà disporre ancora il reintegro al posto di lavoro. Gli altri decreti, a cominciare dalla riforma Aspi, dovrebbero arrivare invece nei primi mesi del 2015.