«Premettendo che i lavori della filovia saranno regolarmente completati tra gennaio e febbraio non spetta alla Gtm, ma all’azienda capofila dell'associazione temporanea d'imprese Balfour Beatty avanzare una proposta per la sostituzione del Filò sul tracciato, dopo il presunto dissesto finanziario annunciato dall’azienda produttrice». Lo ha spiegato ieri Michele Russo, presidente della Gtm, a margine della presentazione di uno studio, realizzato da Lem Reply con l'Istituto di ricerche Irteco, che ha visto l'azienda di trasporto pubblico pescarese classificarsi quinta in Italia, su un totale di 30 altre aziende prevalentemente settentrionali, per la qualità dei servizi erogati.
Tornando però ai tormentati lavori di realizzazione della filovia la Gtm rimane in attesa di chiarimenti della Balfour Beatty non solo in merito al presunto fallimento dell'Apts (finora non confermato), ma anche relativamente all'indisponibilità del Filò: «Al momento - precisa Russo - non è stato ancora reso noto se, ad esempio, l'azienda completerà le forniture già previste o se non porterà a termine neanche queste». Insomma, sulla scelta del mezzo che percorrerà la filovia, tutto può ancora succedere mentre in caso di sostituzione effettiva l'unica certezza è data dal comma 19 dell'articolo 37 del Codice degli appalti: «Quando una ditta - sottolinea il presidente della Gtm - non è più in grado di fornire un prodotto, ne deve proporre un altro similare che l'appaltatore può decidere di accettare o no, guardando alle convenienze che ne potrebbero derivare».