PESCARA Non è ancora chiaro che cosa ne sarà di Phileas, il filobus che avrebbe dovuto percorrere il tracciato della filovia, considerato che l'azienda produttrice di questo mezzo ha chiuso i battenti. E' sicuro, invece, che i lavori per completare l'opera, cioè il tracciato, proseguono e «saranno ultimati tra gennaio e febbraio prossimi». Il tratto è quello che va da Montesilvano (zona Porto Allegro) fino alla stazione di Pescara, passando per la cosiddetta strada parco, anche se vanno definiti dei dettagli, e deve farlo il Comune, per quanto riguarda il tratto compreso tra viale Muzii e la stazione ferroviaria di Pescara. Gli elementi da chiarire riguardano l'istradamento, considerato che inizialmente in quel punto era previsto il passaggio sull'attuale parcheggio (quello realizzato di recente nella zona del Bingo), ma la questione non appare complessa «perché lì è previsto l'ibrido mentre sul resto del percorso il meccanismo di funzionamento è elettrico». E' Michele Russo, presidente della Gtm, a fare il punto della situazione su questo intervento, da sempre oggetto di critiche, proteste e richieste di modifiche al progetto. Certo, anche se l'opera è in dirittura d'arrivo, c'è ancora un grande punto interrogativo in attesa di risposta, considerata la chiusura dell'olandese Apts, produttrice del Phileas, cioè del mezzo che dovrebbe muoversi tra Montesilvano a Pescara per collegare i due centri. «Fino a oggi», ha spiegato Russo,«ci è stato comunicato solo il dissesto finanziario dell'azienda, con la presumibile difficoltà a consegnare il mezzo previsto nella gara di appalto, anche se in realtà non ci è arrivata una comunicazione su ciò che faranno in relazione a questo obbligo. Sarà la capofila, la Balfour Beatty, a doverci comunicare se il prodotto sarà consegnato o se ne sarà consegnato un altro, magari similare, quindi siamo in una fase di attesa», e poi si deciderà «se accettare o no, e l'importante è che ci sia congruenza». Russo ha anche spiegato che in questa fase ci si muove nell'ambito delle previsioni «dell'articolo 37 comma 19 del codice degli appalti» e cioè «si rispetta la legge, anche se mi si accusa di essere arrogante e presuntuoso. Non mi risulta, invece, che ci sia una legge che indichi la strada ipotizzata dai principali oppositori a quest'opera, che dopo aver saputo dei problemi della Apts chiedono di smontare tutto e ripristinare lo stato dei luoghi. E' ridicolo e, credo, anche folle».