C'è chi va e chi viene. Ieri mattina, uomini in borghese della Guardia di finanza, dei carabinieri e della Polizia stradale hanno sequestrato negli uffici dell'assessorato alla Pubblica istruzione del Comune di Teramo, in via Irelli, un gran numero di documenti. Si tratterebbe di documenti relativi all'appalto per la gestione del servizio di scuolabus, affidato negli anni scorsi, e in scadenza proprio oggi alle 14, alla ditta Fratarcangeli Cocco di Frosinone. Che dal Comune di Teramo va quindi via.
Ad ordinare il sequestro è stato il Pm Davide Rosati nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura sulle presunte irregolarità del servizio di scuolabus, al centro negli ultimi mesi di polemiche e proteste per le condizioni non proprio ottimali dei mezzi che trasportano i piccoli alunni (obsoleti, con gomme lisce e di frequente soggetti a guasti) ma anche per il loro rimessaggio, che sarebbe fuorilegge. Da fonti giudiziarie (ed essendo scattato un sequestro di atti) si apprende che la Procura avrebbe già iscritto più di una persona nel registro degli indagati. In fase ancora embrionale è l'indagine, partita dopo i controlli su strada dei mezzi della ditta. Gli investigatori, adesso, con tutta la documentazione originale alla mano, dovranno approfondire diversi aspetti dell'inchiesta: dall'affidamento dell'appalto alla sicurezza dei pulmini, rimessaggi compresi. Il pool di lavoro è composto da uomini della Guardia di finanza, Carabinieri e agenti della Polizia stradale coordinati dal sostituto procuratore Davide Rosati, titolare del fascicolo. Sarà forse un caso, ma proprio oggi la Fratarcangeli, che ha in gestione il servizio di scuolabus anche in molte altre località fuori provincia, da Teramo uscirà di scena dopo la proroga di sei mesi che gli era stata data a giugno. Al suo posto da gennaio, dopo la ripresa delle vacanze natalizie, subentrerà il nuovo gestore del servizio risultato vincitore del bando emanato dal Comune, ossia la ditta Angelino srl di Caivano in provincia di Napoli, chiamata a rimediare ai "segni" lasciati dal suo predecessore che si è contraddistinto per i pullmini obsoleti, le revisioni dubbie, un rimessaggio inesistente e problemi nella gestione del personale tuttora sul groppone del Comune. La Angelino è stata l'unica ditta a rispondere al bando.