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Pescara, 05/11/2025
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Data: 27/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Cialente: vergognosa la stangata sui pedaggi. Il sindaco ritiene inaccettabile l’aumento del 9 per cento annunciato dal gestore. Comuni pronti alla protesta: in 10 anni triplicato il costo delle nostre autostrade. Brucchi appoggia la protesta di Cialente

L’AQUILA «Gli ennesimi aumenti dei pedaggi sull’autostrada sono una vergogna, è ora di dire basta». Non usa mezzi termini il sindaco Massimo Cialente, commentando la notizia della nuova stangata dei pedaggi sulle autostrade A-24 e A-25 che attraversano l’Abruzzo. La società «Strada dei Parchi spa», che fa capo alla famiglia dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto, ha presentato al ministero dei Trasporti una richiesta di aumento del 9 per cento per i pedaggi, a decorrere dal primo gennaio 2015. Un aumento ben superiore rispetto al tetto dell’1,5 per cento indicato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi. Questa volta la necessità dell’aumento sarebbe dettato, secondo le motivazioni avanzate da Strada dei Parchi, dal calo del 20 per cento del traffico. Il sindaco Cialente, tuttavia, non ha nessuna intenzione di accettare supinamente i nuovi rincari. Anzi, ha annunciato di voler incontrare, a breve giro di posta, i sindaci di Teramo, Maurizio Brucchi, Pescara, Marco Alessandrini, Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e altri primi cittadini che continuano a subire i continui aumenti dei pedaggi. L’anno scorso l’aumento fu infatti dell’8,25 per cento, il doppio della media nazionale. E in 10 anni i pedaggi sulle due autostrade sono quasi triplicati. «Gli aumenti, ha sottolineato Cialente, «penalizzano fortemente l’economia dei territori serviti da queste autostrade. Noi sindaci stiamo facendo immensi sforzi per attrarre aziende, per attivare le condizioni affinché vengano a investire da noi, creando così posti di lavoro di cui c’è disperato bisogno. Ma tra le prime cose nel valutare l’investimento un’azienda guarda anche il costo dei trasporti, che sono fortemente influenzati dal costo dei pedaggi». I disagi, economici, sono anche dei tanti pendolari che devono muoversi dall’Abruzzo per raggiungere Roma. «Noi, per raggiungere la Capitale, non abbiamo alternative. Non c’è una linea ferroviaria, possiamo prendere solo l’autostrada», ha osservato ancora Cialente, «e questa è una ragione in più per imporre al governo di bloccare tali ingiustificati aumenti. L’autostrada è stata costruita con i soldi dei cittadini e dei contribuenti», ha ricordato ancora il sindaco del capoluogo di regione. «Strada dei Parchi è solo la società concessionaria, e allora lo Stato italiano, nel prolungare la concessione, deve imporre una politica dei prezzi, altrimenti l’A-24, così come l’A-25, diventa un’autostrada privata, la cessione si trasforma in un comodato d’uso, e questo è davvero inaccettabile».

Caro pedaggi in A24, Brucchi appoggia la protesta di Cialente

TERAMO «Faremo insieme questa battaglia». Il sindaco Maurizio Brucchi si schiera al fianco del suo collega aquilano Massimo Cialente contro l'ulteriore rincaro del pedaggio sull'A24 annunciato dalla società di gestione dell'autostradaa partire dal 1° gennaio. Una decisione che ha immediatamente innescato polemiche e la reazione di Cialente, intenzionato a bloccare il rincaro. Il sindaco dell'Aquila ha chiamato in causa anche Brucchi, che risponde all'appello. «Sono al fianco di Cialente», osserva, «l'autostrada è di vitale importanza per tutto il territorio». Brucchi ricorda che la società "Strada dei parchi" ha già applicato un aumento del 9% nei mesi scorsi. «Il rincaro di circa il 20% nel giro di due anni è una vera mazzata», sottolinea il primo cittadino teramano, «che rischia di mettere in ginocchio la nostra economia».

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