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Pescara, 14/05/2025
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Data: 30/01/2015
Testata giornalistica: Prima da Noi
Trasparenza Gtm, D’Alessandro: «Abbiamo imposto la pubblicazione degli atti». Il sottosegretario alla presidenza: «ci siamo attivati»

ABRUZZO. «Non risponde a verità l’affermazione secondo la quale la Regione Abruzzo non avrebbe mai imposto alle società di trasporto pubblico locale e, nello specifico, alla Gtm Spa, la pubblicazione di tutti gli atti previsti per legge. Anzi è vero esattamente il contrario visto che sono stati diversi i richiami della competente Direzione regionale Trasporti al rispetto delle norme di trasparenza attraverso ripetute note formali che documentiamo».

A chiarirlo è il consigliere regionale delegato, Camillo D’Alessandro, che rigetta in toto i sospetti di lassismo della Giunta regionale rispetto anche alla questione delle spese poco chiare della Gtm denunciata dai sindacati di settore.
PrimaDaNoi.it ieri aveva dato conto di un corposo e “pesante” dossier inviato dai sindacati (leggi l'articolo) ad una lunga lista di persone ai vertici della Regione per chiedere molte cosa che riguardano la gestione della Gtm targata Michele Russo, chiamiamole “criticità di gestione” ma solo degli ultimi due anni.

Della cosa i sindacati firmatari Filt Cgil, Ugl, Faisa Cisal non hanno inteso parlare con la stampa né divulgare spiegazioni o il contenuto dello scritto che più che un atto di accusa è una lunga serie di domande su alcune vicende e scelte.

Sta di fatto che PrimaDaNoi.it è riuscita comunque ad intercettare la missiva che è sulla scrivania dei dirigenti della Regione dal 2 gennaio 2015.

Fa onore a D’Alessandro essersi attivato e cercare di fare chiarezza ma soprattutto rispondere alle domande poste dai sindacati e anche se oggi è ai vertici dell’amministrazione regionale D’Alessandro non è “la Regione”. Quando ieri è stato scritto « nessun organo di controllo (la Regione per esempio) ha mai imposto la pubblicazione di tutti gli atti previsti per legge» significa che l’ente Regione (magari anche la passata amministrazione) non ha posto in essere azioni tali da raggiungere il risultato, cioè la pubblicazione degli atti previsti dalla legge.

E questo risultato ad oggi ancora non c’è, anche se ora sappiamo che Camillo D’Alessandro lo ha sollecitato. Rimane da capire come sia possibile violare precise norme di trasparenza per anni senza che alcuno debba subirne le conseguenze. E la Gtm non è il solo caso.
Nel merito della vicenda “trasparenza” basterebbe dare uno sguardo al sito della Gtm per capire che quello che chiamano “amministrazione trasparente” è una barzelletta con una serie di sezioni vuote.
Persino il sito dell’Aca spa ha una sezione “trasparenza” migliore il che davvero la dice lunga e acuisce il mistero di tali diversità di applicazione della legge a fronte di aziende totalmente pubbliche.


«Nel merito della nota presentata da Cgil- Ugl e Cisal – ha confermato D’Alessandro - ci siamo attivati tempestivamente sulla tematica specifica avendo convocato da tempo per domani, a Pescara, una riunione interna proprio al fine di esaminare puntualmente le segnalazioni fatte. All’esito della stessa, qualora se ne ravvisasse la necessità, sarà compito della Regione adottare le opportune decisioni in merito».
Prendiamo atto che proprio oggi è stata fissata una «riunione interna» per discutere punto per punto delle incredibili cose rivelate dai sindacati e di certo saranno date risposte convincenti ai sindacati.
Chissà se pure ai cittadini.

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