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Pescara, 05/11/2025
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Data: 27/02/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Provincia, scoppia la lite tra Cgil e Di Marco. Il sindacato attacca il presidente per una lettera ai dipendenti. Lui replica: «Non mi hanno capito»

PESCARA Il presidente della Provincia Antonio Di Marco e la Cgil sono ai ferri corti. A scatenare un duro scontro verbale tra il presidente e il sindacato è stata una lettera che Di Marco ha scritto a tutti i 292 dipendenti per invitarli domani pomeriggio, alle 16, in Provincia a un incontro in cui si parlerà del futuro dei lavoratori, cioè nell’ambito di attuazione della riforma Delrio che prevede un dimezzamento del personale entro quest’anno. Ma è l’ultima frase che chiude quella lettera che getta benzina sul fuoco. «Vi aspetto e mi aspetto la partecipazione di tutti», ha scritto Di Marco, «soprattutto di quelli che sono animati dalla voglia di continuare a lavorare». Una frase ambigua interpretata in malomodo dalla segretaria generale della Camera del lavoro Emilia Di Nicola e dal segretario della Fp Cgil Stefano Di Domizio. Il sindacato ha condannato quello che ha definito «un attacco diretto ai dipendenti» e ha sottolineato che nella lettera «si evincono in maniera implicita ed esplicita fatti gravissimi». In particolare, per la Cgil e la FpCgil «si riscontra la totale assenza di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, nonostante le richieste da parte nostra di incontrarsi per stabilire regole di governo in una fase così delicata quale è il riassetto istituzionale della Province». Per la Cgil è preoccupante il fatto che l’incontro fissato dal presidente si tenga tre giorni prima delle elezioni per le Rsu. E poi la frase incriminata. «È inaccettabile», hanno affermato i due sindacalisti, «la minaccia contenuta nell’ultimo capoverso della lettera. Il presidente di un’istituzione pubblica non può permettersi di condizionare il diritto al lavoro dei dipendenti di una pubblica amministrazione alla condiscendenza alle proprie idee e alle proprie posizioni». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale Guerino Testa, il quale ha presentato un’interrogazione a Di Marco per sapere «quali sono gli elementi di novità che ad oggi interessano, non solo potenzialmente, i dipendenti della Provincia, a che punto sono le trattative con i sindacati e qual è l’urgenza che ha indotto il presidente a convocare l’incontro, senza avere prima informato le sigle sindacali e i consiglieri dell’ente». Non si è fatta attendere la replica di Di Marco ai sindacati. Il presidente ha detto di essere stato male interpretato per quella frase finale della lettera. «Resto sconcertato davanti all’accusa della Fp Cgil di assenza di confronto», ha affermato, «negli ultimi tre mesi ho svolto due incontri con le sigle sindacali e ho costantemente tenuto i dipendenti sull’evolversi della situazione». «La mia unica preoccupazione», ha precisato, «è garantire ad ogni singolo lavoratore dell’ente la conservazione del proprio posto».

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