Iscriviti OnLine
 

Pescara, 05/11/2025
Visitatore n. 749.042



Data: 27/02/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Provincia, Di Marco convoca i dipendenti e fa infuriare la Cgil. Domani l’incontro per discutere della delicata riforma Delrio. Sindacato e Testa (Ncd) contestano procedura e toni della lettera

Duro botta e risposta tra la Cgil pescarese e il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, all’indomani della sua convocazione rivolta ai dipendenti dell’ente per discutere «sullo stato di attuazione della riforma Delrio». Incontro in programma domani alle ore 16 nella sala Tinozzi a palazzo dei Marmi.
Toni e contenuti non sono evidentemente piaciuti al sindacato che in un comunicato considera l’azione di Di Marco come «un attacco diretto ai dipendenti». In particolare la Cgil e la Cgil-Fp, per voce della segretaria provinciale Emilia Di Nicola e del segretario cittadino di Fp Cgil Stefano Di Domizio, contestano «la totale assenza di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, nonostante le richieste da parte nostra di incontrarsi per stabilire regole di governo in una fase così delicata quale è il riassetto istituzionale delle province». Per la Cgil, inoltre, «è preoccupante che l’incontro fissato dal presidente si tenga tre giorni prima della elezione delle Rsu, quando il presidente non ha mai incontrato i rappresentanti sindacali, nonostante le richieste».
L’organizzazione sindacale contesta poi il passaggio conclusivo della lettera in cui Di Marco, rivolgendosi ai dipendenti, evidenzia l’esigenza di «massima consapevolezza della posta in gioco, rifuggendo da polemiche sterili o peggio da atteggiamenti di sufficienza e di disimpegno: sono pertanto convinto - dice - che, nonostante la data inconsueta, tutti dimostrerete l’interesse che merita l’evento, assicurando la massima e attiva partecipazione».
«Il presidente di una istituzione pubblica - ribatte la Cgil - non può permettersi di condizionare il diritto al lavoro dei dipendenti di una pubblica amministrazione alla condiscendenza alle proprie idee ed alle proprie posizioni... La Cgil si opporrà con tutti gli strumenti possibili, sindacali e legali, a questa deriva istituzionale che porta alla sconfitta di tutti». Un’interpretazione che ha lasciato di stucco il presidente Di Marco, il quale in serata si è detto «sconcertato davanti all’accusa di assenza di confronto», ricordando i due incontri svolti il 18 e il 29 dicembre con i sindacati «che ho costantemente tenuto informati».
«CONSIGLIO STRAORDINARIO»
Nello scontro a due voci si è inserito Guerino Testa, ex presidente e oggi consigliere provinciale, che sulla riforma delle Province, e sull’azione di Di Marco, ha presentato una interrogazione esortando il presidente a convocare con urgenza un consiglio provinciale oltre che a rispondere a un paio di interrogativi: «Quali sono gli elementi di novità che oggi interessano i dipendenti della Provincia e a che punto sono le trattative? Qual è l’urgenza che ha indotto il presidente a convocare questo incontro di sabato?».
«Il tono della convocazione dell’incontro induce a considerare dirimente, ai fini della conservazione del posto di lavoro, la partecipazione alla riunione» scrive Testa. In verità Di Marco non avrebbe fatto altro che sollecitare la partecipazione all’incontro proprio perché la situazione è seria e c’è da difendere il posto di lavoro «per chi ce l’ha ma soprattutto per chi non ce l’ha, per i tanti giovani laureati in cerca di occupazione» ha replicato il presidente, respingendo l’accusa «di aver convocato l’incontro solo dopo ave saputo della lettera inviata dalla Fp Cgil ai dipendenti dell’ente. Mi sembra strano, da ultimo - aggiunge Di Marco - che una simile contestazione avvenga a pochi giorni dalle Rsu».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it