PESCARA Non c’è pace in Forza Italia. E ieri il presidente regionale Nazario Pagano, è dovuto intervenire per richiamare all’ordine un pezzo di partito, in particolare l’ala che si rifà a Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, polemici su tutta la linea del coordinatore (e molti si stanno avvicinando alle posizioni di Fitto). «I contrasti interni resi pubblici, le ormai superate lotte di potere sul tesseramento legate a vecchie logiche di egemonia interne al partito», dice Pagano, «rappresentano il sistema migliore per allontanarsi dalla gente e dai veri problemi che vive quotidianamente e di cui si chiede rapida soluzione. Il comportamento di un nostro dirigente di partito che accetta di trasportare il presidente della Regione in elicottero diventa l'occasione per critiche, invettive ed accuse reciproche sulla stampa. Tutto questo è inaccettabile e contrario alle regole statutarie ma, soprattutto, a quelle della buona politica». Pagano si riferisce in particolare alla feroce polemica di Sospiri contro il segretario provinciale del partito Lucio Petrocco che ospitò D’Alfonso sul suo elicottero per una ricognizione su alcuni territori soggetti a frana. «Le tensioni ed i conflitti intestini sono del tutto ingiustificabili» dice Pagano, «e, nell'interesse comune, nessuno deve ergersi al ruolo di “primo della classe” dando lezioni pubblicamente a base di insulti rivolti a colleghi di partito: lo spettacolo che ne risulta è pessimo, indecente e controproducente. È dimostrato dall'esito delle votazioni più recenti che» conclude Pagano «laddove il centrodestra è unito, vince sempre sulla sinistra. Laddove invece il centrodestra cede a derive, a polverizzazioni, a divisioni, a una politica dei veti...ecco, in questi casi l'unico risultato che si ottiene è quello di allontanare i nostri elettori».