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Data: 28/02/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Al corteo anti-Carroccio centri sociali, attori e immigrati

ROMA Vai o non vai? Nella galassia di chi manifesta contro Salvini c’è anche il simbolo di Sel, che a Roma è partito di governo: ha il vicesindaco e il vicepresidente della Regione. Dopo l’antipasto di ieri con l’occupazione di una chiesa e le scaramucce con la polizia a piazzale Flaminio, la domanda è legittima e scivolosa: ci saranno anche i due rappresentanti più importanti che vestono la casacca di Sel a marciare al fianco dei movimenti per la casa, dei centri sociali, dell’Anpi di Roma, di varie associazioni Lgbt e antirazziste che contestano l’esordio a piazza del Popolo del leader un tempo lumbard? Certo, dicono no a Salvini anche esponenti della cultura come Elio Germano, Erri De Luca e Moni Ovadia. Ma Luigi Nieri, vice di Marino, e Massimiliano Smeriglio, vice di Zingaretti, che faranno? No, non andranno: la carica istituzionale consiglia a entrambi di rinunciare per ragioni di opportunità.
SOSTEGNO
Resta l’adesione ufficiale del partito, in particolare di quello romano (più precisamente dell’area metropolitana). E in prima fila, a sventolare metaforicamente l’hashtag #maiconsalvini, ci saranno ad esempio due consigliere comunali di Roma Capitale, Gianluca Peciola e Annamaria Cesaretti. Dubbio: ma non è un regalone a Salvini, la contromanifestazione non apre un’autostrada di visibilità al leader leghista? Ieri, ad esempio, questa osservazione l’ha fatta anche Pedica, della direzione regionale del Pd. Replica Giancarlo Torricelli, segretario laziale di Sel: «Qui non stiamo parlando della sola manifestazione di Salvini, qui c’è la partecipazione di Casa Pound, loro stessi si definiscono fascisti del terzo millennio». Non a caso uno slogan-guida è «via i fascisti dalla città». Peciola: «La nostra sarà una manifestazione pacifica, non tetra come quella di Salvini». Ma Sel, oggi, sarà solo un tassello del puzzle che marcerà da piazza Vittorio (dove Casa Pound ha minacciato un presidio, tanto per vivacizzare la giornata) per arrivare a Campo de’ Fiori. I movimenti antagonisti, che da tempo hanno lanciato su Twitter l’hashtag #maiconsalvini, parodia del logo già usato da gruppo consiliare leghista nel consiglio comunale di Roma (Noi con Salvini), ieri in piazzale Flaminio hanno esposto i primi striscioni (compreso l’ormai celebre a Roma ”I leghisti vanno aiutati a casa loro”), ma sarà oggi che scenderanno in strada un ventaglio di forze: si parla di diverse migliaia di persone, c’è chi ipotizza cinquemila, anche se mai come in questo caso è arrischiato fare previsioni.
ANTIRAZZISTI
Insieme a movimenti per la casa, centri sociali, studenti della Sapienza, immigrati, Rifondazione, si sono schierati alcuni esponenti della cultura. A partire da Elio Germano, uno dei migliori attori del cinema italiano, che si è speso a sostegno della manifestazione con un video contro il razzismo in cui recita un celebre testo di cent’anni fa dell’Ispettorato dell’immigrazione degli Usa che definisce «maleodoranti e pericolosi» gli italiani arrivati con le navi. Tra coloro che hanno sottoscritto l’appello alla mobilitazione ci sono anche Ascanio Celestini, Erri De Luca, Moni Ovadia e l’autore di fumetti Zerocalcare che ha disegnato la locandina della manifestazione.

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