SAN GIOVANNI TEATINO Rischiano il posto di lavoro dieci addetti ai servizi scolastici di San Giovanni Teatino. Sono i dipendenti della coop sociale Progetto Lavoro che si occupano dello scodellamento dei pasti nelle mense scolastiche, oltre a essere gli “angeli” che vigilano sulla sicurezza dei bambini sui pulmini. Entro giugno, c’è il rischio che vengano mandati a casa perché nel piano di riorganizzazione dei servizi pubblici locali, che lunedì passeranno sotto l’egida della Sgt Multiservizi, non ci sono i soldi per continuare a pagarli. Non solo i dipendenti di Progetto Lavoro, impresa sociale che da anni ha un contratto con l’ormai defunta Fb Servizi, sono senza stipendio da novembre, causa i mancati pagamenti da parte della committente Fb, ma nelle ultime settimane hanno assistito restando in silenzio, continuando a lavorare giorno per giorno sapendo che ben presto potrebbero andare ad arricchire le file dei disoccupati, all’infuocata trattativa sindacale, per salvare il posto degli oltre 50 lavoratori della società, ex braccio destro del Comune, tutti ricollocati (tranne i tre quadri dirigenti), con stipendi del contratto nazionale multiservizi che non è il peggiore in circolazione e prevede anche la quattordicesima. Nell’ambito dei servizi gestiti dalla Fb, i dipendenti di Progetto Lavoro, coop di tipo B con un’alta percentuale di personale appartenente a categorie svantaggiate, sembrano essere caduti nel dimenticatoio. Con grandi sacrifici, facendosi anticipare i soldi dalla banca, il presidente Mario Di Giovanni, che ai dipendenti ha sempre regolarmente applicato il contratto nazionale delle coop, era riuscito a far fronte ai mancati pagamenti della Fb assicurando lo stipendio fino a ottobre. Una metà del debito accumulato con la società comunale, poco meno di 100mila euro, è stato sanato dal liquidatore, Pierluigi Pace, nelle passate settimane. I soldi però se li è ripresi la banca. Facendo un altro sforzo la direzione della coop ha pagato anche novembre. La Fb deve ancora sborsare circa 40mila euro, debito che se non verrà estinto passerà al Comune, proprietario della società. Oltre a dover prendere ancora 4 stipendi, pur avendo sempre lavorato, gli addetti allo scodellamento nelle mense e all’accompagnamento alunni sui pulmini hanno davanti lo spettro della disoccupazione. La Sgt Servizi prorogherà il contratto fino a Pasqua, forse ci sarà una proroga per arrivare a giugno. Quasi sicuramente, il servizio non sarà riappaltato e verrà svolto con personale interno alla Sgt. A rimetterci saranno i dieci addetti di Progetto Lavoro, alcuni dei quali guadagnano non più di 600-650 euro al mese.