LANCIANO Aumento dei costi dei biglietti e del Cda, mancanza di autonomia finanziaria della divisione ferro. Sono i punti negativi del piano strategico della società unica dei trasporti messi in luce da Progetto Lanciano. Oggi il documento sarà esaminato all’interno del consiglio regionale. «Il salvataggio di Arpa lo pagheranno a caro prezzo i cittadini che usufruiscono del trasporto pubblico locale e i lavoratori delle altre due società, Sangritana e Gtm», sostiene il coordinatore cittadino del movimento civico, Pino Valente, «la notizia più allarmante è l'aumento del costo dei biglietti del 5% a partire dal 18 maggio 2015. Un aumento ben oltre il dato dell'inflazione e che fa il paio con l'aumento dei costi del Cda. Nessuno ha infatti ancora smentito che si passerà dai 296mila euro dei tre vecchi Cda a 396mila euro del consiglio di amministrazione della nuova società. Se così fosse, parte dell'aumento dei costi sarà utilizzato per aumentare gli stipendi degli amministratori della società unica». «All’articolo 3 dello statuto si dice che la divisione del trasporto ferroviario avrà sede a Lanciano e sarà dotata di autonomia in materia di sicurezza. Quello che però manca è l'autonomia finanziaria», aggiunge il vice sindaco, «chi ci garantisce, infatti, che le risorse per gli investimenti eccedenti quelli in materia di sicurezza non verranno dirottati per finanziare la divisione gomma? Non ci fidiamo più delle parole di rassicurazione di una politica regionale che fino ad ora ha solo depredato il nostro territorio. Il documento esplicita, inoltre», continua Valente, «che i maggiori contributi per Sangritana derivano dai costi maggiori sostenuti per poter far circolare i treni su ferrovia. Per il 2014 il costo a chilometro per il trasposto ferroviario è di oltre 10 euro, contro i 2,76 euro di Arpa per il trasporto su gomma. Più contributi non certo per l'inefficienza di una società che, a differenza di Arpa, ha i conti in regola».