In Regione aspettavano ieri una delegazione della Balfour Beatty per sapere quale soluzione alternativa sarebbe stata proposta in sostituzione del Phileas, dopo il fallimento della ditta produttrice, l’olandese Apts. Domanda ancora senza risposta a Pescara come anche in altre due città italiane, Verona e Rimini, letteralmente rimaste appese a un filo, anzi alla rete di fili e di pali installata per accogliere la filovia e che adesso rischiano di restare senza un mezzo all’avanguardia ovvero adeguato alla bisogna. L’azienda britannica ha dato forfeit, dunque se ne riparlerà il prossimo 23 marzo. Al tavolo c’erano l’ingegner Pierdomenico Fabiani per conto della Gtm, società che fa da stazione appaltante per la Regione; il governatore Luciano D’Alfonso, affiancato dalla dirigente Carla Mannetti e da Riccardo terzini; il vice sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio, il sindaco e il vice sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno e Valter Cozzi. La riunione si è tenuta comunque ed è stata molto tecnica, dal momento che non mancavano spunti e dati sui quali avviare il confronto. D’Alfonso ha chiesto alla Gtm di conoscere i punti di forza e di debolezza dell’appalto «dopodiché decideremo come procedere» ha detto. L’appalto è in bilico ma c’è la volontà di uscire dall’impasse nel modo più conveniente e sensato. Si tratta di capire quale mezzo possa essere più adattabile alla situazione e ci sono varie ipotesi sul tavolo.