Arriva alla vigilia della commemorazione del 6 aprile l’iniezione di fiducia del neo ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio che fino a qualche giorno fa ha seguito molto da vicino le vicende aquilane dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. «L’Aquila ce la farà, assolutamente - ha detto entrando al Ministero - anzi la ricostruzione sta andando molto bene. L’Aquila ha molte risorse a disposizione che abbiamo stanziato come Governo. Credo che L’Aquila attenda una visita, soprattutto del presidente del Consiglio che sicuramente la metterà in cantiere. In ogni caso anche io certamente non mancherò di fare sentire la vicinanza del governo all’opera di ricostruzione». Ora tutte le energie sono concentrate sulla legge alla ricostruzione (ex Legnini).
LA BOZZALa bozza sarà trasformata in un decreto legge, secondo quanto riferito dal sindaco. Uno degli articoli che sta più a cuore all’amministrazione comunale è il 26 comma 1 che stabilisce la riconferma dei lavoratori a termine che lavorano nella ricostruzione per 30 mesi e contempla anche la possibilità di avere rinforzi per l’Usra e il Comune dell’Aquila al fine di accelerare il processo di ricostruzione. Si tratta di una quarantina di unità, in totale che potranno essere assunte a tempo determinato a 30 mesi attingendo dalla graduatoria del Ripam (concorsone), scorrendo dunque la graduatoria degli idonei. «Ci troviamo in una situazione paradossale - ha commentato il sindaco Cialente - prima non avevamo la benzina, ora che c’è una Ferrari con il carburante, non abbiamo i meccanici per fare il pit stop».