Marsica – Nessuna traccia del piano industriale della nuova azienda di trasporti pubblici regionale nei Municipi della Marsica: nella terra super penalizzata dai tagli di corse e servizi pubblici sale la rabbia dei sindaci che avevano dato credito all’impegno assunto pubblicamente dal sottosegretario alla Presidenza della Regione, Camillo D’Alessandro, attraverso il consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti, di far pervenire le carte per recepire proposte alternative o migliorative del piano lacrime e sangue. “Non abbiamo ricevuto nessun piano industriale”, afferma il sindaco di Capistrello, Franco Ciciotti, “quindi non siamo in condizioni di formulare alcunché, anche se a primo acchitto il discorso ferro-gomma è apparso molto lacunoso, quindi sarebbe opportuno ragionare con dati alla mano per valutare un eventuale servizio integrato ma che assicuri la mobilità per tutti”.
Piano industriale non pervenuto anche a Celano, né cartaceo, né telematico, nonostante siano passati una decina di giorni. “Siamo ancora in attesa delle carte promesse da D’Alessandro”, afferma Ezio Ciciotti, assessore agli enti sovra comunali del Comune di Celano, “ma nessuno si è degnato di inviarle, forse per prendere tempo. La Marsica non può subire altre spoliazioni di servizi. Visti gli scarsi risultati ottenuti nel summit ad Avezzano, mi confronterò col sindaco Santilli e l’onorevole Piccone per organizzare un incontro a Celano dove decidere insieme agli altri amministratori della Marsica le strategie più utili per respingere l’assalto a servizi di fondamentale importanza per le nostre comunità”. Contro il disegno della Regione si schiera senza riserve il sindaco di Trasacco, Mario Quaglieri: “basta tagli, la Marsica ha già dato, non siamo disponibili a subire altri scippi di servizi che penalizzano i nostri territori montani. Qui la crisi economica sta facendo sentire gli effetti più pesanti, quindi la Regione dovrebbe percorrere la strada opposta, ovvero aumentare i servivi pubblici attraverso una riorganizzazione che elimini gli sprechi non le corse”. Tagli da evitare assolutamente anche per il vice sindaco di Massa D’Albe.
“Nei nostri piccoli paesi montani”, afferma Edoardo Addari, “i servizi di trasporto sono fondamentali: la soppressione o il ridimensionamento del numero delle corse creerebbe disagi insopportabili, in primis per studenti e pendolari, quindi va evitato”. Parola d’ordine, quindi: la Marsica ha già dato. Cresce, quindi, la rabbia verso la Regione, mentre i sindacati stanno per fissare il giorno della prima protesta di 4 ore per dire no al nuovo corso nel trasporto pubblico locale con “figli e figliastri”.