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Pescara, 05/11/2025
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Data: 29/06/2015
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Trenitalia cede le stazioni ferroviarie. In abruzzo 46 quelle abbandonate

L’AQUILA - Sono 46 le stazioni abruzzesi ormai impresenziate che Trenitalia ha scelto di cedere in comodato d’uso gratuito, attraverso un progetto per ammortizzare i costi di gestione degli immobili di proprietà dell’azienda.

Una scelta, quella di Trenitalia, che comprende in tutto 1.700 stazioni sparse sul territorio nazionale, tutte ormai inutilizzate e in quasi totale stato di abbandono.

Molte addirittura sono diventate con il tempo le dimore dei senzatetto o, peggio ancora, oggetto di scempio per i vandali.

Con conseguenze anche per i costi di manutenzione degli stabili, ormai inutilizzati a seguito dell’avvento dei sistemi tecnologici per la vendita dei biglietti, che hanno sostituito le vecchie biglietterie e la maggior parte del personale di controllo.

Chiunque, dagli enti pubblici ai singoli privati, passando anche per le associazioni e le cooperative, può in pratica decidere di prendersi cura dei locali ceduti in comodato d’uso, contattando la direzione territoriale Produzione di Rfi, come spiegato sul sito di Trenitalia. L’affitto è, ovviamente, a costo zero.

Il valore degli immobili fino a ora dati in concessione è di circa 120 milioni di euro, gran parte cioè delle stazioni “bronzo”, ovvero appartenenti alla categoria più bassa.

Tutte le stazioni gestite da Trenitalia sono infatti suddivise in “bronzo”, “silver”, “gold” e “platinum” sulla base di parametri quali le superfici accessibili al viaggiatore, la frequentazione giornaliera, la capacità di interscambio rispetto a altri sistemi di trasporto pubblico e il livello di offerta commerciale.

Le “platinum” sono ovviamente le più grandi ed efficienti; le bronzo al contrario sono quelle che, oltre a essere più piccoline, non sono in grado di rispondere positivamente a tutti questi parametri.

Sette, in Abruzzo, le linee interessate, che comprendono in tutto 46 stazioni “bronzo”: 2, quelle di Pescara Porta Nuova e Tortoreto, sulla linea Pescara - San Benedetto; 5, quelle di Teramo, Castellalto Canzano, Notaresco, Bellante Ripattone e Mosciano Sant’Angelo, sulla linea Pescara - Teramo; 7, quelle di Corfinio, Alanno, Piano D’Orta di Bolognano, Tocco Castiglione, Aielli, Cappelle Magliano e Villa San Sebastiano, sulla linea Pescara - Roma; 10, quelle di Sulmona Introdacqua, Vallelarga, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio, Rivisondoli Pescocostanzo, Cansano, Palena, Sant’Ilario Sangro, Alfedena e Montenero Val Cocchiara, sulla linea Sulmona Carpinone; 7, quelle di Cupone, Pescocanale, Canistro, Morrea Castronovo Rendinara, San Vincenzo Valle Roveto, Roccavivi e Ridotti Collepiano, sulla linea Avezzano - Rocca Sella; 15, quelle di Pratola Peligna Superiore, Raiano, Acciano, Molina Castelvecchio Subequo, Beffi, Tione, Fontecchio, Fagnano Campana, Villa Sant’Angelo, San Demetrio, Paganica, Sassa Tornimparte, Scoppito, Vigliano e Sella Di Corno, sulla linea infine Terni - Sulmona.

Quarantasei stazioni, quindi, che racchiudono al loro interno 60 locali di stazione, per un’estensione di 9 mila metri quadrati, e 42 appartamenti, per un’estensione invece di 3.500 metri quadrati. Il tutto a fronte di un’estensione totale nazionale pari a 63 mila 600 metri quadrati.

Per quanto riguarda invece il loro valore, il bilancio complessivo ammonta all’incirca a 5,8 miliardi di euro, di cui 4 per i locali e 1,8 per gli appartamenti, ma si tratta comunque di un dato suscettibile di incrementi, soprattutto se si considera che i dati di 16 locali e 2 appartamenti non risultano ancora pervenuti.

Secondo le ultime stime di Trenitalia inoltre, solo in Abruzzo sarebbero 45 i contratti avviati, in buona parte con enti locali, di cui però non sono ancora state comunicate le finalità, fatta eccezione per 4 contratti d’affitto, stretti presumibilmente a scopi commerciali.

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