Si cambia. Perché se tutto intorno è in rapida evoluzione (o involuzione), dal mondo del lavoro alle dinamiche sociali, alle relazioni politiche e internazionali, anche per il sindacato è arrivato il tempo di dare segnali nuovi. Che dire, ad esempio, di tutto quel mondo che ruota attorno agli esclusi: i precari, i lavoratori flessibili, i giovani che non sono inseriti in alcun percorso di formazione, che il lavoro non ce l'hanno o hanno persino smesso di cercarlo. La Conferenza di Organizzazione promossa ieri dalla Cgil di Pescara nella sala d’Annunzio dell’Aurum, con la presenza di circa 150 delegati provenienti dal settore pubblico e privato, porta sul territorio gli obiettivi generali del documento diffuso dal sindacato a livello nazionale. Lo slogan dice già tutto: Contrattare per includere, partecipare per contare. Il tema è questo. Ma attenzione: «La crisi - si sottolinea nella premessa- riguarda anche la Cgil, che deve porsi l’obiettivo di accrescere la propria rappresentanza e autorevolezza in ragione dei profondi mutamenti del mondo del lavoro ».
NUOVO STATUTO La proposta di un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori rappresenta l’obiettivo centrale di questa strategia che mira ad estendere le tutele anche oltre i contratti collettivi. Una strada già segnata: aprirsi al dialogo con la società, costruire un orizzonte nuovo assieme al sindacato confederale, dare più forza e centralità alle Camere del lavoro che operano sul territorio e che continueranno a rappresentare il tratto distintivo della Cgil. Molto altro lo aggiunge nella sua relazione introduttiva Alessandra Di Simone, segretaria di Organizzazione della Cgil di Pescara: «Le nostre risposte non sono più sufficienti di fronte alle grandi trasformazioni che negli ultimi venti anni hanno interessato la società civile e il mondo del lavoro».
CONTRATTAZIONE INCLUSIVA Ed ecco, appunto, il grande tema della contrattazione inclusiva con un esempio tutto pescarese: «All’aeroporto, nell’ospedale, nei centri commerciali, esistono lavoratori tutelati dai contratti collettivi e altri assunti con contratti atipici, ben 44 quelli previsti dal nostro ordinamento statale». Con questo mondo sempre più grande, sempre più complesso, che nessuno può permettersi di ignorare, il sindacato intende avviare il dialogo. Riaprendo le sezioni di periferia e puntando a nuovi sportelli, come quello per i migranti che sarà affidato a Patrick Guobadia. I lavori sono proseguiti con gli interventi dei delegati e dei dirigenti sindacali. Tra gli altri, il segretario generale della Camera del lavoro di Pescara, Emilia Di Nicola e il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare. Nel documento nazionale c’è anche un altro tema non certo marginale: il rilancio dell’iniziativa unitaria con Cisl e Uil, ritenuto «strategico per proseguire la riunificazione del mondo del lavoro a fronte delle politiche divisive messe in atto in questi anni ».