TERAMO Ci sono due dipendenti comunali indagati nell'inchiesta sull’affidamento dell’appalto per il servizio scuolabus aperta l’anno scorso. La vicenda che ha coinvolto la ditta Fratarcangeli, ex gestore del servizio per conto del Comune di Teramo, insomma, continua. Gli agenti della Guardia di Finanza e della Polizia stradale avevano acquisito, già nel 2014, la documentazione relativa all'appalto. Per tutta la gestione del servizio le polemiche sono state roventi: i genitori hanno lamentato più volte il cattivo stato dei pullmini, la mancanza di gomme termiche, la cattiva revisione dei mezzi, e molto altro. Le polemiche sono poi sfociate in interrogazioni consiliari e soprattutto inll’indagine della Procura, condotta dalla Polstrada. Nel corso delle verifiche, gli agenti fermarono anche uno dei mezzi della Fratarcangeli, in zona Piano della Lenta, riscontrando, durante i controlli, delle divergenze tra la documentazione presentata, da cui risultava che il mezzo era stato sottoposto a revisione, e il reale stato del veicolo, che presentava diverse criticità (freni non a norma, perdite di gasolio, ecc.). Gli scuolabus della Fratarcangeli hanno avuto grane anche altrove, a Silvi, dove 10 mezzi sono stati sequestrati in seguito ad un controllo a sorpresa da parte della Polizia municipale e a Tortoreto, dove per un mezzo è stato disposto il sequestro amministrativo. L'inchiesta della Procura ha anche preso in esame i rapporti contrattuali tra l'amministrazione teramana e la ditta ciociara, concentrandosi su un aspetto ritenuto importante, come l'assenza di un deposito per i mezzi utilizzati, che nel caso di Teramo avrebbe dovuto costituire un motivo di annullamento del contratto. Ed è qui, sulla parte amministrativa, che entrano in ballo anche i dipendenti comunali del settore pubblica istruzione. Sia dall'assessore Piero Romanelli (nella foto) che dal sindaco Maurizio Brucchi arrivano parole di fiducia nei confronti degli organi inquirenti, ma anche dei dipendenti comunali. Per Romanelli il settore dell'istruzione è una "torre di cristallo. Se ci sono stati errori da parte degli uffici sono stati fatti in buona fede", afferma Romanelli.