Dall’indennità che percepiscono i macchinisti per guidare i treni in galleria (non proprio una circostanza straordinaria per chi sceglie di fare il conducente di una metropolitana) al gettone elargito per ogni volta che il mezzo arriva al capolinea. È lunga la lista dei bonus che Atac ha deciso di cancellare.
Nel caso dei macchinisti spariscono i gettoni (da 7 a 15 euro) che si accumulavano in automatico al termine di ogni corsa da un capolinea all’altro. Per fare un esempio: ogni volta che un treno partito da Battistini arrivava ad Anagnina, l’autista guadagnava un gettone. Come se fosse un optional. E un altro gettone si materializzava per il viaggio di ritorno. Considerando che in media ogni turno di guida contiene dalle 4 alle 6 corse, i macchinisti rischiano di perdere da un minimo di 28 a un massimo di 90 euro. Anche se l’azienda è convinta che questa cifra sarà recuperata attraverso i nuovi premi legati alla produttività.
Sparisce anche l’«indennità di galleria» che veniva corrisposta ai conducenti che lavorano in sotterranea e anche quella per i «turni avvicendati», un gettone previsto per chi ha un orario di servizio che varia ogni giorno.
Secondo i sindacati, che già preparano le barricate (ieri notte c’è stata una riunione fiume al deposito dell’Osteria del Curato), con le nuove norme si rischiano decurtazioni in busta paga «tra il 30 e il 40% dello stipendio». Per Renzo Coppini, del Sult, «i macchinisti potrebbero perdere una cifra che oscilla tra i 400 e i 700 euro mensili».
SPERIMENTAZIONE POSITIVA
L’azienda però difende il nuovo piano. E garantisce: «Il nuovo sistema di premi permetterà a tutti di avere gli stessi livelli retributivi». E viene citato l’esempio di due categorie di lavoratori (gli amministrativi e il personale della «IV area», i bigliettai e i controllori) che stanno già sperimentando le nuove regole. Dopo i primi 6 mesi, su 2.321 addetti, in 1.608 hanno guadagnato di più, «perché hanno lavorato di più - ha spiegato l’assessorato ai Trasporti - e soprattutto hanno fatto meno assenze. Così migliora anche la qualità del servizio».