PESCARA «Nuove e gravi criticità», secondo i sindacati Fit-Cisl, Uilt-Uil e Faisa-Cisal, nell'ambito del confronto per il raggiungimento di un'intesa sul contratto aziendale di Tua, la neonata società unica del trasporto pubblico locale abruzzese. Le tre sigle, infatti, definiscono «assolutamente non condivisibile» l'organigramma aziendale presentato dalla Regione, parlano di «vecchi vizi» e dicono «no alla politica nei trasporti», auspicando invece una «politica dei trasporti». «La logica che ha generato l'organigramma, per di più parziale e privo della parte ferroviaria», affermano i tre segretari regionali Alessandro Di Naccio (Fit), Giuseppe Murrinni (Uilt) e Luciano Lizzi (Faisa), «rispecchia, prima ancora della necessità di ottimizzare, l'intento di trovare una casella agli attuali dirigenti e agli aspiranti tali, andando addirittura a sdoppiare responsabilità che, in situazioni normali, farebbero riferimento ad un'unica figura. I dirigenti vanno ridotti, non aumentati, con la stessa logica con la quale si chiede ai lavoratori il sacrificio sulle retribuzioni pena la chiusura dell'azienda». «Non possono esserci due pesi e due misure e, soprattutto», sottolineano i sindacalisti, «il Governo regionale non può condividere il pressapochismo di un quadro dirigente per lo più inadeguato, visto che non sono bastati tre mesi per terminare proficuamente quella che i ben parlanti definiscono “job analysis”». I tre sindacati ribadiscono la loro «disponibilità a proseguire il confronto, ma non a queste condizioni.
Se l'atteggiamento non cambierà», annunciano, «siamo pronti a scendere in piazza».