Gentile Direttore, ecco, raccolti in una sola pagina del Centro, tre esempi di quella politica che tutti (a parole) dicono di voler combattere. Primo articolo: Trasporto Unico Abruzzese (TUA), i sindacati parlano di vecchi vizi e bocciano l' organigramma che "prima ancora della necessità di ottimizzare, intende trovare una casella agli attuali dirigenti e agli aspiranti tali". Secondo articolo: i porti hanno bisogno di procedure molto più veloci: "non c'è nessun bisogno di un' autorità portuale regionale, sarebbe solo un trono in più". Così il Presidente Luciano D' Alfonso in risposta alla proposta di riorganizzazione degli scali marittimi regionali con un nuovo ente. Terzo articolo: creazione di un fondo di investimento per gli immobili pubblici "in cui gli stessi sindaci potranno provare a valorizzare beni che normalmente non si riescono a valorizzare con la semplice vendita" e per fare "il meglio possibile per fare in modo che i beni dello Stato siano innanzitutto utilizzati per svolgere una funzione pubblica e, laddove non siano più ritenuti strategici, possano essere usati da altri soggetti per svolgere funzioni di interesse pubblico". E' l' annuncio del direttore dell' Agenzia del Demanio Roberto Reggi a margine di una riunione con il governatore. Differenza sottile tra "funzione pubblica" e "funzioni di interesse pubblico" solo per giustificare la creazione di un fondo di investimento dopo che i numerosi tentativi di cessione dei beni per fare cassa sono miseramente falliti. Scopo ultimo (o primo?) creare qualche poltrona in più.
Antonio Fantini, Lanciano
Capisco la diffidenza, visti i precedenti, ma sulla carta la differenza tra funzione pubblica e funzione di interesse pubblico esiste, eccome. Esempio: se un'area demaniale viene destinata a un grande complesso sportivo (privato), felicemente frequentato da migliaia di cittadini, ecco che lo Stato si spoglia di un bene inutilizzato e per di più offre un servizio di cui prima la comunità non fruiva. L'Abruzzo abbonda di queste aree demaniali in disuso e il compito della politica è proprio quello di incanalarle verso utilizzi che migliorino la qualità della vita e, possibilmente, fruttino qualcosa alle casse vuote dello Stato. Quanto alle poltrone, sono troppo vecchio per scandalizzarmi se qualche strapuntino viene riservato all'amico dell'amico, magari trombato alle ultime elezioni, purché si tratti di incarichi marginali e il bastone di comando di società importantissime per l'Abruzzo come la citata TUA sia in mano a persone competenti.