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Pescara, 07/07/2025
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Data: 16/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Costi della politica - Taglio degli stipendi, un altro nulla di fatto

L'AQUILA Questa volta, probabilmente, se la sono meritata «la giornata»; ma all'Emiciclo non è che si faccia sempre la «notte bianca». Anzi. Fatto è che neanche a questo giro i consiglieri regionali hanno messo mano al portafogli, al loro. La proposta di legge portata in Aula dal Movimento 5 Stelle per dimezzare gli stipendi dei consiglieri regionali, è stata infatti rispedita in commissione per ulteriori approfondimenti. «Quella commissione -dice la pentastellata Sara Marcozzi (nella foto)- dalla quale centrodestra e centrosinistra erano fuggiti, impedendoci di discutere una legge che obbliga tutti i consiglieri, così come facciamo noi, a ridursi lo stipendio a 5mila euro». Alla delusione, poi, nei Cinquestelle è subentrata la rabbia per il modo in cui la discussione è stata evitata, quando alle sei del mattino finalmente il disegno di legge è arrivato all'ordine del giorno. «Avevamo chiesto, data l'ora -continua la Marcozzi - , di rinviare la discussione al prossimo consiglio, ma centrodestra e centrosinistra in modo trasversale e compatto hanno rigettato la richiesta e spedito la legge nuovamente nelle pastoie della commissione». Da dove chissà come e quando uscirà.
«NO ALLA DEMAGOGIA»
C'è chi, tuttavia, vuole lavorarci su anche nella maggioranza, a partire dall'assessore che tiene i conti: «Bisogna sgombrare il campo dalla demagogia che non fa che rilanciare al ribasso -spiega Silvio Paolucci- Trovo ingiusto che alcuni consiglieri che si limitano a fare comunicati stampa percepiscano lo stesso compenso di chi, al contrario, lavora giorno e notte per risolvere i problemi. Sarebbe opportuno studiare un metodo di compenso meritocratico, come avviene nel privato». Quella di Paolucci non è solo una provocazione e promette, l'assessore, che penserà la formula giusta.
IL CONSIGLIO SPENDE MENO
Nel frattempo i contribuenti-elettori devono accontentarsi della riduzione dei costi registrati quest'anno per il funzionamento del consiglio regionale: quattro milioni in meno rispetto al 2013, dice il consuntivo 2014 approvato ieri, pari al 14%. L'assemblea legislativa infatti nel 2014 è costata 25 milioni e 285mila euro, rispetto ai 29 milioni e 327mila euro del 2013. Di questi quasi undici milioni sono serviti per il trattamento economico dei consiglieri (due in meno dell'anno precedente), con il risparmio più consistente (-31% pari ad 1,2 milioni) per le spese di mantenimento dei gruppi e delle segreterie politiche. Diminuisce di due terzi (da 183mila a 61mila euro) la spesa per le autovetture, apparecchiature e beni mobili. Il dato riporta le spese del consiglio al 2003 e per il 2015 si prevede un ulteriore risparmio di 300mila euro, per arrivare al 2017 sotto la soglia dei 23 milioni di euro. Sempre che la legge sul taglio agli stipendi non arrivi finalmente in discussione.

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