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Pescara, 07/07/2025
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Data: 11/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
La crisi in Regione - Niente da fare, Sel rispedisce il rimpasto in alto mare

L’AQUILA Niente, non se ne esce: a un mese esatto dallo strappo prima delle ferie, quello in cui venne sciolto il consiglio regionale per mancanza del numero legale, la maggioranza di Luciano D’Alfonso non riesce a trovare la quadra negli equilibri politici e a comporre il puzzle della squadra di governo e far entrare in giunta Andrea Gerosolimo. Il lungo confronto con Sel l’altra sera, infatti, si è concluso con un nulla di fatto: «Non è sufficiente che Mario Mazzocca conservi la delega all’Ambiente - ribadisce il segretario di Sel, Tommaso Di Febo - non ci interessa la poltrona di sottosegretario alla giunta regionale. Potremo discutere di rimpasto solo dopo la verifica politico-programmatica che abbiamo chiesto al presidente della Regione ». Sel sa di valere per il Pd più di quanto conti nei numeri (un solo voto) e dalla sua ha ora anche il consigliere Pierpaolo Pietrucci: «Non si può pensare che Mazzocca vada a fare il sottosegretario di un presidente che non è del suo partito, è una questione di rispetto nei rapporti della coalizione che non può fare ameno della sua componente di sinistra - spiega Pietrucci - a sacrificarsi deve essere un assessore del Pd, insomma. Altre strade non ne vedo». Solo che i candidati a farsi da parte, così, resterebbero due: Donato Di Matteo e Silvio Paolucci. Marinella Sclocco, infatti, non è in discussione perché è l’unica donna a garanzia del rispetto delle quote rosa; Dino Pepe è l’unico teramano (e i rapporti con Teramo sono già difficili) e Giovanni Lolli è assessore esterno (nonché garanzia di aquilanità). «Difficile fare previsioni sui tempi di risoluzione della crisi» aggiunge Sel, dando il fianco così all’opposizione: «Il Pd sta mettendo in ginocchio la Regione Abruzzo per la solita vecchia caccia alle poltrone che - denuncia il coordinatore di Forza Italia, Nazario Pagano - da oltre unmese ha bloccato l’intera macchina amministrativa. D’Alfonso è finito fuori radar e si preoccupa solo di curare le vecchie liturgie della politica ». Il tempo, però, per il governatore è la sua maggioranza, stringe: martedì è in programma il consiglio regionale e per quella data ogni casella dovrà stare al suo posto per evitare l’ennesima brutta figura.

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