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Pescara, 07/07/2025
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11/09/2015
Il Centro
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Variante sud, si cerca una soluzione condivisa. Nuova riunione in Regione con sindaci, Anas e il consigliere Pietrucci |
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Il nodo è come collegarla con la Statale 17, no all’ipotesi di galleria e cavalcavia
L’AQUILA Nuova riunione ieri pomeriggio in Regione fra il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, Anas, sindaci e associazioni di cittadini interessati al percorso della cosiddetta Variante Sud e in particolare del lotto C che da Bazzano attraverso Onna, Fossa e San Gregorio dovrebbe raggiungere l’attuale nucleo industriale di Fossa-Poggio Picenze (nei pressi della sede della Edimo) per poi ricollegarsi alla statale 17. Le questioni in ballo sono due: la prima riguarda la parte già finanziata del lotto C. Il percorso è stato oggetto di discussioni che sono andate avanti per anni. Quando sembrava che l’accordo fosse stato raggiunto il consiglio comunale di Fossa ha chiesto di ridiscutere il tratto che dovrebbe essere realizzato nel suo territorio comunale. Anche ieri di fatto non si è giunti a alcuna decisione definitiva tanto che Pietrucci, cui va dato atto di un lavoro di mediazione a tratti sfibrante, ha chiesto ai sindaci e in particolare a quello di Fossa, di mettere a punto una proposta che possa essere oggetto di discussione nel prossimo incontro proposta che deve tenere conto anche di come verrà collegata la variante sud alla statale 17. E il nodo vero riguarda proprio il collegamento con la Statale 17. Infatti, senza questo ulteriore intervento il lotto C finirebbe in un vicolo cieco e il collegamento veloce L’Aquila -Piana di Navelli e quindi Pescara di cui tanto si parla verrebbe vanificato. Ieri i tecnici dell’Anas hanno avanzato delle ipotesi per il collegamento con la Statale 17. Una è molto costosa . Si parla infatti di 80 milioni di euro per un tratto di circa dieci chilometri, fino a Poggio Picenze, con un enorme cavalcavia sorretto da tredici pilastri in cemento e una galleria lunga un chilometro. Tale cavalcavia partirebbe da una rotatoria nella zona dove c’è Edimo. Il progetto suscita evidentemente molte perplessità soprattutto per i costi e l’impatto ambientale. Da qui una soluzione che verrà messa a punto a stretto giro di posta. In questo caso la variante sud andrebbe ad allacciarsi con la statale 17 molto prima di Poggio Picenze e la bretella partirebbe non dalla zona Edimo ma poco dopo San Gregorio (per chi oggi va verso San Demetrio). «Meno consumo di territorio, meno finanziamenti da reperire e un collegamento diretto, in attesa del lotto D della superstrada che raccorderà Castelnuovo e Navelli eliminando le rotatorie e aggiungendo due corsie», afferma Pietrucci, «la soluzione ipotizzata ieri con i tecnici Anas dovrebbe mettere tutti d’accordo. Il collegamento veloce tra L’Aquila e Pescara è una priorità, ma va gestito nel migliore dei modi, fornendo la soluzione meno impattante per il territorio».
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