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Data: 26/09/2015
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alessandro: il dragaggio del porto non si arresta. La replica a febbo (fi)

ORTONA Gara e progetto per il dragaggio del porto di Ortona messi a rischio dalla Via - valutazione impatto ambientale? Tutto falso, almeno secondo Camillo D'Alessandro. Non è tardata ad arrivare la replica del consigliere regionale alle affermazioni degli esponenti di Forza Italia, Mauro Febbo e Tommaso Cieri, i quali avevano messo in luce le pesanti bocciature che il progetto ha ricevuto. «Febbo riteneva che il dragaggio del porto di Ortona rientrasse nelle competenze della Commissione Via nazionale e, se avesse avuto ragione, noi non avremmo potuto fare tutto quello per cui ci stiamo impegnando per lo scalo marittimo ortonese» ha spiegato ieri D'Alessandro in una conferenza stampa. La Via regionale, infatti, ha escluso un interessamento del comitato nazionale in materia di dragaggio, operazione che quindi non si arresterà tanto che il progetto di escavazione dei fondali andrà avanti nei limiti di quelli esistenti, così come previsto dal piano regolatore portuale. «Ciò sarà ancor più chiarito dalla Via regionale, a cui il Comune formulerà attraverso il rup (responsabile unico del procedimento ndc) un'ulteriore richiesta di chiarimento» ha aggiunto D'Alessandro, che ha ribadito come i progetti per il porto di Ortona continuano. In tal senso è stato rimarcato anche che la commissione Affari regionali del Parlamento europeo ha approvato l’emendamento con cui si estende la Rete Transeuropea dei Trasporti (Ten-T) all’intera dorsale adriatica da Ancona fino Bari comprendendo quindi l’Abruzzo. Ora il provvedimento dovrà ricevere il consenso dell’intero Parlamento europeo e, quindi, dovrà essere inserito nel piano Infrastrutture del governo italiano. «In quel che è stato dichiarato dai rappresentanti di Forza Italia», ha proseguito il sindaco Vincenzo D'Ottavio, «c'è solo una mera lettura politica». Infine lo stesso D'Ottavio, con D'Alessandro ha concluso che «chi ha fatto queste osservazioni non vuole bene a Ortona e alla regione Abruzzo».

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