Trasporti azzerati per l’intera giornata, due diversi cortei che bloccheranno la città, uno la mattina che partirà da Piramide e l’altro il pomeriggio che sfilerà dal Colosseo fin sotto al sede della Prefettura (attese 10 mila persone). Si apre con un venerdì nerissimo il mese di ottobre con uno stop di 24 ore domani ai trasporti pubblici che coinvolgerà sia i lavoratori di Atac che quelli della Roma Tpl (la società concessionaria che gestisce le linee periferiche, il 20% del trasporto pubblico a Roma). Alla fine il prefetto Franco Gabrielli non ha usato lo strumento della precettazione già messo in campo in occasione dell’agitazione del 15 settembre, giorno di apertura delle scuole. Ma ha convocato ieri pomeriggio una riunione con i sindacati alla quale ha partecipato anche l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito per cercare di scongiurare l’agitazione. L’Usb ha confermato lo sciopero, mentre le altre sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Sul, Faisa-Cisal) hanno concordato di differire l’agitazione che avevano previsto per i lavoratori della Roma Tpl. Esposito ieri mattina aveva fatto un appello ai sindacati per revocare lo sciopero e, tranne l’Usb, gli altri hanno accettato. «È un atteggiamento di responsabilità da parte delle sigle sindacali. Sto lavorando pancia a terra al 150% e ringrazio il prefetto Gabrielli», ha detto l’assessore. Sul tavolo, tra l’altro, il nodo dei ritardi del versamento degli stipendi e la retribuzione di secondo livello, l’Erg, un riconoscimento economico (una parte accessoria) non più erogata dalla Roma Tpl perché non riconosciuta dal Comune.
DISAGI
Lo sciopero di venerdì sarà totale, durerà per l’intera giornata e comprenderà la funzionalità di ogni mezzo di trasporto pubblico. Braccia conserte quindi dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio. Anche in questo caso verranno rispettate le fasce di garanzia. I trasporti saranno assicurati da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Saranno a rischio quindi le corse di autobus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Viterbo. «Confermiamo lo sciopero - ha commentato ieri Fabiola Bravi dell’Usb dopo il vertice in Prefettura - sono state date risposte insufficienti alla mancata retribuzione degli stipendi erogati solo fino a luglio e alla sospensione dell’erogazione dell’Erg». «Speriamo che Prefetto ed Esposito colpiscano i colpevoli dei gravi disagi dei lavoratori, l’accordo raggiunto è esteso anche ai lavoratori del consorzio Cotri» ha detto invece Renzo Coppini segretario del Sul Roma e Lazio. Domani, quindi, andranno in scena le solite scene di disperazione da parte di romani, pendolari e turisti, inghiottiti nel caos dei trasporti pubblici già fatiscenti. «Per Roma Tpl - aveva spiegato ieri Esposito - ho fatto regolarizzare il Durc (dichiarazione di regolarità contributiva, ndr) senza il quale non si potevano pagare gli stipendi. Il problema è sulle 4 consorziate di Roma Tpl: mi sono trovato di fronte a irregolarità contributive su Inps e Inail per 1,5 milioni di euro circa. Allora ho deciso di attivare i poteri sostitutivi, ovvero è il Comune che paga regolarizzando le posizioni. E alla fine, entro domani (oggi, ndr) o venerdì, spero che i mille lavoratori in attesa di stipendio abbiano il bonifico che gli spetta».
IL BLOCCO
Ma domani sarà anche la giornata dei doppi cortei: uno la mattina e l’altro il pomeriggio. La manifestazione convocata dagli Studenti Autorganizzati Romani partirà alle 9,30 da Piramide per poi sfilare verso il centro, anche se il percorso dei manifestanti che protestano contro la riforma della Scuola non è stato ancora definito. Alle 17 partirà invece il secondo corteo dal Colosseo, quasi un luogo simbolo dopo l’assemblea sindacale di tre ore che ha comportato la chiusura dell’Anfiteatro, agitazione diventata un caso politico. La manifestazione è stata indetta sempre dall’Usb e sono attesi 10 mila manifestanti. A scendere in piazza ci saranno diverse sigle e associazioni tra cui la Carovana delle periferie, movimenti per la casa, Rifondazione comunista. Dopo le prime incertezze (il corteo non aveva avuto l’autorizzazione della Questura sulla base di una direttiva della Prefettura che vieta i cortei in centro con un numero limitato di partecipanti durante la settimana), la manifestazione è stata autorizzata: i manifestanti sfileranno fin sotto la Prefettura e non più fin sotto il Campidoglio.