La cartina dell’Italia potrebbe cambiare. In Senato, infatti, è arrivato il primo sì al ddl a firma dei senatori Pd Roberto Morassut e Raffaele Ranucci che rivoluzionerebbe la geografia del nostro Paese. Il ddl prevede la nascita delle macro-regioni al posto di quelle attuali. Se ne parla da mesi, ma con il primo sì al Senato la proposta potrebbe diventare realtà. Che fine farebbe il Molise? La Provincia di Isernia andrebbe a far parte della cosiddetta Regione Adriatica (ex regione Abruzzo e Province di Isernia, Macerata, Rieti, Ascoli e Ancona), mentre quella di Campobasso della Regione del Levante (ex regione Puglia e province di Matera e Campobasso). In regione, naturalmente, si sono già alzati gli scudi.
“Diciamolo chiaro e tondo e una volta per tutte: siamo contro lo smembramento del Molise. Ma è altrettanto necessario ripensare l’attuale assetto regionale”. Cosi Micaela Fanelli, segretario Pd Molise, prova a chiarire i termini di una questione sul tappeto, tornata oggi anche sulle prime pagine dei giornali in virtù della proposta di aggregare parte del Molise alla macroregione adriatica e la restante parte alla Campania. “Un’ipotesi che non ci trova per nulla d’accordo e a cui ci opporremo”, chiarisce Fanelli. “L’integrità del Molise non si tocca – prosegue – per cui le soluzioni per la razionalizzazione, pur necessaria, devono essere altre”. Non si nega, insomma, la necessità di un riassetto dell’attuale ordinamento regionale, ma questo non può vedere sacrificata l’integrità territoriale di una regione che ha radici storiche, culturali e identitarie antiche e nobili.