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Pescara, 17/07/2025
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Data: 12/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cambiano gli 80 euro, importi variabili

ROMA Con i superammortamenti la manovra attesa al Consiglio dei ministri di giovedì si arricchisce di un altro tassello, a cui aggiungere anche la probabile trasformazione del bonus da 80 euro da erogazione diretta a detrazione fiscale, il che potrà comportare piccole variazioni dell’imposto. Ma con l'elenco di misure ad aumentare sono anche le coperture necessarie, sulle quali resta ancora qualche incognita. Se il governo dovesse infatti inserire nella legge di stabilità tutti i punti emersi finora, l'importo salirebbe ad oltre 28 miliardi. Il Parlamento ha già dato il via libera ad utilizzare il deficit fino al 2,4% del Pil l'anno prossimo (circa 17,9 miliardi), sfruttando il più possibile la flessibilità europea, ma a Bruxelles la partita resta ancora - almeno in parte - da giocare. Il sì della Ue all’inizio non sarà totale, ma riguarderà solo riforme e investimenti, lasciando temporaneamente da parte invece la più complessa ed articolata questione migranti, da cui l'Italia puntava ad ottenere uno 0,2% di deficit. Circa 3 miliardi insomma, senza i quali la flessibilità utilizzabile si riduce a meno di 15. In questa cifra vanno però considerati anche i 5 miliardi destinati al piano di investimenti cofinanziati dall'Ue: al netto le coperture apparentemente disponibili scendono quindi ancora, a circa 10 miliardi.

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