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Pescara, 17/07/2025
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Data: 13/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Cgil, Cisl e Uil, cartelli e bandiere contro la riforma Fornero

TERAMO Bandiere e cartelli contro la riforma Fornero. Ieri mattina, sotto alla prefettura, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un presidio, che si sta tenendo in tutta Italia, per chiedere al governo di cambiare il sistema previdenziale, a cominciare dalla riforma Fornero. Il viceprefetto ha ricevuto, al termine della mattinata, una delegazione composta da sindacalisti e guidata da Alberto Di Dario (Ccgil), Alberico Maccioni (Cisl) e Emidio Angelini (Uil). «Il nostro obiettivo è sensibilizzare il governo sulla riforma delle pensioni, di cui ogni tanto si torna a parlare, creando attese che poi vengono smentite», esordisce Di Dario, segretario generale della Cgil, « chiediamo che nella legge di stabilità venga prevista la riforma del sistema e vengano previste risorse utili per attuarla. La disoccupazione giovanile è anche causata dal blocco delle pensioni che rinvia anche di 6-7 anni l'ingresso del mondo del lavoro dei giovani. E il Paese è bloccato. Poi c’è il problema degli esodati e l'”opzione donna”. Quest’ultima è una legge che scade al 31 dicembre che permette di andare in pensione con i vecchi criteri, ma con il sistema contributivo: non si capisce perchè porre fine a questa opportunità, che peraltro è a tutto vantaggio dello Stato, perchè comunque prevede riduzione 30% della pensione». C’è poi la questione esodati. «A Teramo problema è ulteriormente gravato dal fatto che i lavoratori in mobilità quest'anno sono aumentati: è il dato peggiore in regione. Molti pensavano di agganciare la pensione alla mobilità. Ma ora con riforma un lavoratore che a 55 anni ha diritto a 2 anni di sussidio, poi deve aspettare dieci anni per andare in pensione», conclude il sindacalista.

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