ROMA La violenta perturbazione attesa da giorni ha incredibilmente risparmiato la Capitale, ma non ha fatto sconti al resto del Lazio, soprattutto al Sud del Lazio, e ai contrafforti abruzzesi al confine con la Ciociaria, seminando morte, danni e disagi.
Tre le vittime, in posti lontani fra loro. Un uomo di 40 anni a Paliano, nel nord della provincia di Frosinone, rimasto intrappolato nella sua Fiat Punto travolta da una frana. Si chiamava Giorgio Padovani, aveva 40 anni, i due amici che erano con lui sono riusciti a salvarsi. Una donna di 51 anni, Adenia Sabationi, a Civitella Roveto, provincia dell’Aquila uccisa anche lei da una frana: ha ceduto il muro di contenimento della casa, ci è finita sotto, inutilmente hanno tentato di soccorrerla. La terza vittima a Tagliacozzo, ancora provincia dell’Aquila, ma molto più a Nord: Giovanni Tolli 67 anni, che stava cercando di liberare dall’acqua il suo garage. Potrebbe essere rimasto folgorato da un corto circuito dell’impianto elettrico, i Carabinieri stanno indagando.
POMERIGGIO D’INFERNO Tutto è avvenuto durante un pomeriggio d’inferno. Le precipitazioni assolutamente fuori dell’ordinario -in Ciociaria fino a 200 millimetri di pioggia- hanno fatto temere il peggio soprattutto nelle campagne di Tivoli, nella zona di Villa Adriana. Sono straripati tre piccoli affluenti dell’Aniene -mentre più su, ad Arsoli, è uscito dagli argini proprio lì’Aniene- la gente in certi punti è stata costretta a trovare rifugio sui tetti. Sono arrivati elicotteri e imbarcazioni dei Vigili del fuoco a salvarli, a portarli al sicuro, soprattutto nei piccoli laboratori per la lavorazione del travertino della zona.
E non è finita. Mentre si prevedono sensibili miglioramenti meteo nel Lazio -si è passati ad un’allerta moderata, valida fino alle prime ore di questa mattina- la Protezione civile abruzzese, poco dopo le nove di ieri sera, ha dovuto aggiornare il suo bollettino, adottando il codice rosso, il massimo allarme, «per rischio idraulico nella Marsica». Lungo il corso del Liri, dalle parte di Civitella Roveto, intanto sono venute giù frane che hanno isolato intere frazioni, come Meta e Peschiera. Solo con le prime luci si potrà valutare meglio la situazione.
TRASPORTI IN TILT La pioggia era tanto attesa che sia a Frosinone sia in altri quattro grossi centri della provincia (Pontecorvo, Ceprano Roccasecca e Arce) era stato deciso di tenere chiuse tutte le scuole. Nel capoluogo ciociaro il sindaco Ottaviani aveva anche deciso di chiudere tutti i sottopassi stradali. Ma neanche questo è bastato: strade allagate, centinaia di interventi dei vigili del fuoco, danni ancora da calcolare.
E’ andata in tilt, poi, la rete di collegamenti fra Roma e il Sud del lazio. Prima una frana a Colle Mattia, sulla ferrovia Cassino- Roma, proprio sui binari che fanno viaggiare i treni dei pendolari. Un calvario per migliaia di lavoratori: ritardi fino a un’ora e mezza, due ore. Poi, in serata, con la pioggia ancora battente, la chiusura dela casello autostradale di Monteporzio Catone per l’allagamento della carreggiata: un altro snodo verso Sud, così, è stato interrotto.
ALLERTA IN SICILIA E oggi l’allarme si sposterà sicuramente al Meridione, almeno per altre 24-36 ore. È stata già decisa la chiusura delle scuola in alcuni comuni del Salernitano e di tutti gli istituti di Catania e provincia. Un’altra giornata con il fiatio sospeso.