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Pescara, 17/07/2025
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Data: 15/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Sit-in di M5S contro Alessandrini. Opposizione compatta nel chiedere le dimissioni del sindaco di Pescara indagato per falso

PESCARA Opposizione compatta nel chiedere le dimissioni del sindaco, dopo che il primo cittadino Marco Alessandrini ha ammesso davanti al pm Anna Rita Mantini di avere firmato il 3 agosto scorso l'ordinanza di divieto di balneazione dopo lo sversamento di 30 mila metri cubi di liquami in mare - causato dalla rottura delle condutture fognarie di via Raiale il 28 luglio -, di averla revocata il giorno stesso perché il mare era tornato pulito, e di averla retrodatata al primo agosto. Il sindaco ha cambiato la prima versione resa al pm dopo essere stato messo davanti alla trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche. Stamane, alle 11, i grillini faranno un sit-in davanti al Comune, «per informare i cittadini e per permettere a chiunque di lasciare un messaggio al sindaco». «Alessandrini ha mentito alla città», ha attaccato la capogruppo comunale del M5s, Enrica Sabatini, «Lo ha fatto ogni volta che, pur avendone l'occasione, ha deciso consapevolmente di non dire la verità dei fatti: durante la commissione controllo e vigilanza in Comune e in Regione, durante le decine di interviste rilasciate, durante il consiglio straordinario mentre arringava citando libri e novelle, ogni volta che ha guardato un cittadino negli occhi senza dire di aver retrodatato l'ordinanza. Il sindaco ha confessato un atto grave e deve dimettersi, perché non ci sono più scuse». Duro affondo da parte del capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri. «A questo punto la permanenza del sindaco nella sua carica di primo cittadino è divenuta incompatibile con Pescara. Dopo tutte le bugie sull'emergenza balneazione raccontate per tre mesi ai cittadini di Pescara e alle istituzioni, dopo i tentativi di confondere le acque, di mascherare la realtà, di nascondere la verità, è arrivata la ciliegina sulla torta, ossia il tentativo di contraffare la realtà dei fatti anche dinanzi al magistrato, sino a essere smascherato non da un moto della coscienza, ma da un'intercettazione telefonica, che praticamente lo ha costretto a rivelare il giochino». Bordate anche dall'ex vicesindaco e promotore dell'associazione “Pescara mi piace”, Berardino Fiorilli. «Oggi più che mai le dimissioni del sindaco sono obbligatorie e necessarie per ristabilire un clima di sincerità e di serenità a Pescara. Sin dal primo giorno ho sollevato dubbi e sospetti su quell'ordinanza-fantasma di divieto di balneazione datata primo agosto e oggi si è scoperto che avevo ragione. Alessandrini ha mentito almeno due volte».

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