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Pescara, 17/07/2025
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Data: 15/10/2015
Testata giornalistica: Mapero'
Cuzzi campanaro. Magari a Pescara si rivota e haivistomai

Sarà che adesso ci stanno a fare un pensierino tutti, magari a Pescara si rivota e haivistomai. Sarà che Marco Alessandrini ormai sta sopra la graticola con la storia dell’ordinanza firmata e retrodatata e le bugie, e certo l’esempio di Ignazio Marino a Roma non gli dà certo una mano.

Sarà per questo che lui, adesso, dice quello che pensa e fa quello che dice. Insomma, si è messo in corsa. Giacomo Cuzzi, assessore ai grandi eventi del Comune di Pescara, ha creato un blog, e sarebbe niente. Lo sponsorizza su Facebook, cioè ci mette i soldi sopra per farlo girare, e anche questo è un segnale. E come tutti quelli che fanno i blog sente il bisogno di raccontarsi un po’. Solo che lo fa in terza persona, che insomma, è indicativo. A volerla dire tutta, è una forma di narcisismo che spinta alle estreme conseguenze si chiama disturbo dei potenti. Ma Giacomo Cuzzi è troppo giovane per essere già a questo punto, però è sulla buona strada.
Il blog di Cuzzi

Il blog di Cuzzi

Il suo slogan, scritto in grassetto sotto il “Chi sono” è appunto “Dico quello che penso e faccio quello che dico”, tardiva imitazione del primo Luciano D’Alfonso, già arrivato al più ermetico “La Regione dice la Regione fa”. Che se sentono il bisogno di sottolinearlo, ci sarà pure un perché. E allora il giovane Cuzzi, che a leggere il suo autoritratto sembra un vecchio di cent’anni, attacca in terza così: “Fin da giovane eredita la passione politica dal padre Gaetano”, eccetera eccetera. Poi ricorda che ha sposato la causa renziana fondando in Abruzzo il primo comitato a sostegno di Renzi, Pescara Cambia Verso (che in questi giorni bisognerebbe evitare di ricordare..). E conclude:

“Alla base della visione lungimirante del renziano Giacomo Cuzzi c’è l’ideale di superare il particolarismo locale, chiuso e clientelare, aprendo la città a logiche realmente europee”.

Le foto del blog

Le foto del blog

E non è che l’uso della terza persona serva a salvarlo dall’autocelebrazione e dall’auto-supervalutazione: ma come si fa a definirsi, da soli, lungimiranti? No, non è finita qui. Naturalmente un assessore deve dire che lavoro fa nella vita di tutti i giorni, sennò attaccano tutti con la storia che sono politici di professione e non hanno mai lavorato in vita loro. E allora ecco qua: lui è laureato in Economia e management ed è “responsabile commerciale di un’azienda del settore elettronica applicata alle chiese”.
Altre foto del blog

Altre foto del blog

Alle chiese? Inutile provare con Google: digitando “elettronica applicata alle chiese” esce solo il link di Cuzzi. Quindi le ipotesi sono due: o vende i lumini elettrici, quelli senza candela, che durano di più e non si spengono con i colpi d’aria; oppure le campane, perchè come sapete adesso nelle chiese non c’è più il frate campanaro che si arrampica tutte le mattine, e i preti attaccano l’Ipad. Altra soluzione non c’è. Resta solo da capire per chi suona la campana di Cuzzi.

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