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Pescara, 17/07/2025
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Data: 15/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Pensioni, il part-time per i lavoratori over 63. Una delle proposte per aiutare la “flessibilità in uscita” a partire dal 2016

ROMA Legge di Stabilità al via. Ma come sempre accade, nelle ultime ore prima del varo si rincorrono le voci su misure e correzioni, stralci e soluzioni tampone. Meno incertezza sui saldi per una manovra che si aggira sui 29 miliardi. Anche sulla cifra precisa, il velo sarà sollevato alla riunione del Consiglio dei ministri convocata per oggi all’ora di pranzo. Per il governo sarà all’insegna dello sviluppo e della crescita, impostazione confermata alla vigilia dal ministro dell’Economia Padoan che l’ha illustrata ieri in serata al Presidente Mattarella. Tra gli interventi per il rilancio dei consumi e per consolidare la ripresa, in primo piano l’abolizione in via definitiva della Tasi sulla prima casa e dell’Imu agricola e gli incentivi alle imprese. Rivolto a stimolare i consumi anche il tetto all’uso del contante, elevato da mille a tremila euro; decisione che sta suscitando critiche per gli effetti negativi che avrebbe sulla lotta all’evasione fiscale. Sul fronte pensioni si riapre la finestra della flessibilità in uscita. La misura permetterebbe di optare per il part-time almeno al 50%, con il datore di lavoro tenuto a versare in busta paga i contributi netti che avrebbe versato all’Inps. I contributi figurativi sarebbero pagati dallo Stato e il lavoratore non vedrà intaccata la sua pensione al momento dell’uscita definitiva. Di questa possibilità, sperimentale per tre anni, dovrebbero potersi avvalere i lavoratori a partire dai 63 anni e 7 mesi. La novità, ancorata alle altre due misure previdenziali in manovra: la conferma dell’opzione donna per un altro anno e la salvaguardia definitiva per circa 25 mila esodati. Cantiere aperto fino all’ultimo per la decontribuzione dei nuovi assunti. L’ultima versione prevedeva il dimezzamento della soglia da 8 mila a 4 mila euro per due anni ma nelle ultime ore si è riaffacciata l’ipotesi di una misura dedicata solo al Sud. Intanto proprio alla vigilia del Consiglio dei ministri l’Inps ha comunicato che lo sgravio dei contributi, per questa prima parte del 2015, ha generato un mancato introito per le casse dell’ente di 1,4 miliardi. In dubbio fino ieri sera lo sconto Ires già dal 2016, che potrebbe scattare però in seguito mentre tra gli incentivi alle imprese troverà posto l’estensione degli ammortamenti per chi investe nel rinnovamento dei macchinari. Limature fino all’ultimo anche sulla spending review quantificata in circa 7 miliardi: i tagli in questo caso riguarderanno i ministeri per un miliardo, le Regioni per due miliardi scorporati dal Fondo sanitario nazionale (confermato a 111 miliardi). Il resto sarà recuperato dalla razionalizzazione degli acquisti con la riduzione delle centrali di spesa e dal taglio alle società partecipate pubbliche. Altre entrate per circa 4 miliardi arriveranno dai giochi e dal rientro dei capitali all’estero. Oggi sapremo se le tutte le coperture sono a punto e soprattutto quanti degli interventi previsti, saranno coperti in deficit grazie agli sconti che Bruxelles ha promesso sulla flessibilità alle regole di bilancio. Le tre deroghe (riforme, investimenti, migranti) potrebbero valere circa 16 miliardi di euro ma la Commissione farà sapere il suo parere solo dopo aver ricevuto il testo. Su questa disponibilità saranno modulati gli interventi nel corso dell’esame parlamentare e sarà possibile sterilizzare le clausole di salvaguardia dell’aumento dell’Iva. Nella manovra troveranno posto l’eco bonus per le ristrutturazioni, il pacchetto per il sud e le misure di contrasto alla povertà indirizzate alle famiglie con minori. Potrebbe essere inserito anche il canone Rai che il governo vuole associare alla bolletta elettrica e che garantirebbe un surplus di entrate di mezzo miliardo di euro. Il Codacons ritiene che questa evenienza sia da considerare anticostituzionale. Ancora da definire alcuni dettagli tecnici che probabilmente saranno introdotti grazie ad un emendamento specifico durante l’esame dell’Aula .

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