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Pescara, 17/07/2025
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Data: 15/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Botte alla polizia per i controlli sul treno. Un nigeriano difende alcuni connazionali che viaggiano senza biglietto: arrestato e subito scarcerato. Ferito un agente

PESCARA Voleva difendere a tutti i costi i suoi connazionali che viaggiavano sul treno senza un biglietto regolare. Ci ha provato in tutti i modi e quando la polizia lo ha invitato ad esibire i documenti e il permesso di soggiorno lui è andato su tutte le furie, dopodiché è scoppiata una colluttazione con gli agenti, fino a quando è stato arrestato. Un vero e proprio parapiglia, quello avvenuto due giorni fa negli spazi della stazione ferroviaria centrale di Pescara. Al centro di tutto un nigeriano di 32 anni, Prince Kingsley Imade, rimasto coinvolto in una vivace discussione sul treno Sulmona - Pescara, poi proseguita in stazione, nel capoluogo adriatico. Il nigeriano aveva un biglietto regolare, per cui non era coinvolto direttamente nel controllo in corso sul treno, ma si è intromesso nella discussione a tutela di alcuni viaggiatori che, invece, non avevano pagato la corsa o l'avevano pagata solo parzialmente, come accade spesso a chi cerca di risparmiare qualcosa. Proprio per contrastare queste irregolarità, che di recente hanno creato molte discussioni sui treni locali e anche alcune aggressioni ai danni dei capitreno, la polizia ferroviaria di Pescara sta eseguendo dei controlli mirati e l'ultimo, avvenuto martedì, ha portato all'arresto del 32enne, che vive a Montesilvano e dice di lavorare come badante. Si è schierato a fianco di altri stranieri che la Pofer, diretta da Davide Zaccone, ha fatto scendere dal treno, a Scafa, dopo aver appurato che non avevano il titolo di viaggio a posto. Lui continuava a protestare per questa scelta, stando alla ricostruzione degli agenti, e ha offeso pesantemente la polizia, rifiutandosi di fornire i suoi documenti. Una volta alla stazione di Pescara è stato accompagnato negli uffici della Polfer ma proprio mentre stava per entrare si è divincolato e ha tentato la fuga. È stato fermato e, con fare minaccioso, si è scagliato contro la polizia, colpendo gli agenti con calci e pugni. Anche in ufficio ha continuato ad agitarsi e ad inveire contro chi lo aveva bloccato e per lui è scattata una perquisizione che ha consentito di trovare nella sua borsa un paio di forbici. L'uomo non sarebbe nuovo ad episodi del genere, essendo già stato denunciato dai carabinieri di Bussi dopo l’aggressione a un capotreno, e dal 2009 in poi ha già avuto a che fare in diverse occasioni con le forze dell’ordine. Stavolta è stato arrestato per violenza, resistenza pubblico ufficiale, minacce, oltraggio e lesioni e dovrà anche rispondere di aver rifiutato di fornire le sue generalità. Ieri, dopo la convalida dell'arresto, è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma. Uno dei poliziotti è rimasto leggermente ferito ed è finito in ospedale per un controllo.


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