AVEZZANO È stato ritrovato morto ieri alle 14 all’Aquila, Stefano Giolitto, avezzanese 37enne, dipendente dell’Anas. Giolitto da diversi anni viveva nel capoluogo abruzzese dove lavorava stabilmente. L’uomo si è tolto la vita nell’abitazione in cui fino a circa un anno fa viveva con la sua ragazza. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, alla base del gesto c’è una delusione d’amore. A trovarlo è stata proprio la ex ragazza, con la quale si era lasciato ma ancora intratteneva buoni rapporti, tanto che la donna aveva ancora le chiavi di casa. Era l’unico figlio di Giovanni Giolitto, conosciuto come Nino, noto politico marsicano che aveva militato nelle fila della Dc, con un passato anche in Provincia. «Siamo sconvolti, basiti, non riusciamo a crederci», dice un amico d’infanzia, «sabato lo aspettavamo ad Avezzano per andare insieme al cinema e poi a fare un giro in auto». Trascinatore brillante, Giolitto aveva frequentato il Liceo Classico Torlonia, dove era stato anche rappresentante d’istituto. Era stato uno studente che aveva saputo farsi apprezzare per la sua affidabilità e bontà d’animo e preparazione in ogni materia. Riusciva ad emergere per la sua intuizione e metteva passione in tutto ciò che faceva. Sul caso sono al lavoro gli agenti della squadra volante della questura dell’Aquila, coordinati dal dirigente Nicola Di Pasquale.