ROMA Canone Rai in bolletta, ancora sgravi fiscali per chi assume nuovi lavoratori e via la tassa sulla prima casa. Viene invece rimandato al prossimo anno il taglio dell’Ires per le imprese. Sono questi alcuni dei pilastri della nuova Legge di stabilità. Una manovra da poco meno di 27 miliardi, che potrebbe crescere fino a 30 se dall’Europa arrivasse il via libera all’utilizzo della clausola migranti, che potrebbe liberare ulteriori tre miliardi di spesa. Ecco le principali misure.
Canone Rai. Per contrastare l'evasione, il canone Rai viene introdotto in bolletta. Il prossimo anno il tributo sarà di 100 euro (oggi è di 113), mentre nel 2017 scenderà a 95 euro.
Casa. Misure in arrivo per i proprietari, con la cancellazione delle tasse sull’abitazione principale, e per le persone in difficoltà, con un intervento straordinario sulle case popolari.
Ires. Il taglio dell’imposta sul reddito delle società è vincolato al via libera da parte di Bruxelles al margine di flessibilità per l’immigrazione. In attesa della decisione la riduzione dell’Ires viene fissata a partire dal 2017 e l’aliquota scenderà dal 27,5%, che è la tassazione attuale, al 24%.
Enti locali. Le partecipate passano da ottomila a mille, viene introdotto un tetto ai dirigenti e saranno ridotte le poltrone. Il personale sarà assunto attraverso una selezione trasparente e sarà premiata l’efficienza e il merito. Con un allentamento del patto di stabilità interno per 670 milioni, le amministrazioni con i conti in regola potranno investire il loro tesoretto di risorse per strade, scuole, marciapiedi e giardini. Alle città metropolitane non sarà applicato alcun taglio e prosegue invece la riduzione del numero delle province.
Pensioni. Nella legge di stabilità non c’è la flessibilità in uscita, ma quello che Matteo Renzi ha definito «un passo avanti», ovvero la possibilità per gli over 63 di lavorare part time al posto di andare in pensione. I contributi figurativi li versa lo Stato. Inoltre ci sono misure per l’estensione della “no tax” area, per l’opzione donna e per la settima salvaguardia per gli esodati.
Contante. Il tetto per l’utilizzo del contante viene alzato dai mille euro attuali a 3mila euro. Lotta all’evasione. Con lo slogan “pagare meno pagare tutti”, il governo annuncia di voler andare avanti nel contrasto dell’evasione fiscale, attraverso strumenti di digitalizzazione.
Spending review. Vale 5,8 miliardi e prevede tagli alle spese dei ministeri e alle pubbliche amministrazioni. Dai tagli alla sanità dovrebbero arrivare 2 miliardi, il capitolo giochi garantirà un miliardo e la voluntary disclosure (capitali di rientro dall’estero) circa due miliardi. Stando a quanto illustrato in conferenza stampa a Palazzo Chigi, all’appello mancherebbero 3-4 miliardi ma il premier, Matteo Renzi, ha garantito che le coperture «ci sono tutte».
Jobs Act autonomi. Nasce lo statuto dei lavoratori autonomi, che contiene fisco e nuove tutele. Non viene modificata invece la tassazione per le partite Iva. Imprese. Chi investe nell’azienda ammortizza al 140% anziché al 100%. Il super sconto parte dal 15 ottobre di quest’anno.
Pmi. Per le piccole imprese è prevista una riduzione dell’Irap e un anticipo del rimborso Iva per i crediti non riscossi.
Statali. Per lo sblocco dei contratti della pubblica amministrazione vengono stanziati 200 milioni.
Clausole salvaguardia. Viene azzerato l’aumento dell’Iva e delle accise, per complessivi 17 miliardi di euro. Sanità. Vengono confermati 111 miliardi per il prossimo anno. Welfare. Vengono destinati 400 milioni per il fondo destinato al sociale.
Contratti. Più soldi a chi contratta su produttività e welfare aziendale. Alla contrattazione di secondo livello saranno destinati 500 milioni.
Assunzioni. Ancora sgravi per chi assume, meno di prima però. Le assunzioni entro il 31 dicembre di quest’anno consentiranno di beneficiare degli sconti nella loro interezza fino al 2018. Mentre per chi assumerà il prossimo anno lo sgravio sarà inferiore del 40% e nel 2017 si ridurrà ancora.
Solidarietà. Crescono i fondi per la cooperazione internazionale, specie in Africa.
Povertà infantile. Altri 600 milioni saranno destinati a contrastare la povertà, con misure specifiche per i minori.