PESCARA «Gaetano è un amico, mi ha insegnato tanto, ma stavolta ha sbagliato». “Gaetano” è il senatore napoletano eletto in Abruzzo Gaetano Quagliariello che l’altro ieri ha dato le dimissioni da coordinatore nazionale di Ncd in netta rottura con la linea del ministro Angelino Alfano. E a dire senza esitazione che ha sbagliato è il capogruppo dell’Ncd in commissione bilancio della Camera, il teramano Paolo Tancredi. «Sono più contento che mai di appoggiare questo governo», spiega il deputato abruzzese, «resto concentrato sulla legge di stabilità a cui stiamo dando una chiara connotazione di centrodestra». Tancredi è uno dei leader dell’Ncd in Abruzzo e secondo lui non sono ancora chiare le conseguenze della decisione di Quagliariello: «Se ne sta parlando, ma Gaetano poteva aspettare, non condivido questo suo passo». Secondo lui, sulla scelta dell'ex ministro di dimettersi da coordinatore del partito hanno pesato "disagi" per la legge elettorale e il fatto di non essere rientrato nel governo: «Non c'è nulla da eccepire sul nostro ruolo e sulla nostra forza nel governo, mi ritrovo in pieno nelle scelte che stiamo facendo ma questo non vuol dire che vado con il Pd». Per il deputato la politica dell'esecutivo è tanto di centrodestra da suscitare l'insofferenza proprio della sinistra del Pd e dunque manca qualunque presupposto per seguire Quagliariello altrove. Non si muove da dov'è neppure il consigliere regionale Giorgio D'Ignazio. «Resto nell'Ndc di Alfano che in Abruzzo è con il centrodestra», sintetizza. Anche secondo lui l'uscita di Quagliariello è dettata da questioni personali più che da una visione strategica. «Rischia d'indebolire tutti», sottolinea, «sia chi rimarrà con il partito sia chi andrà via con lui». Chi ha già parlato sia con Quagliariello sia con Alfano è Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e all’Ncd dopo una lunga militanza nella destra e quindi nel centrodestra. «A Quagliariello», racconta, «ho detto che condivido la necessità di tracciare la distanza tra noi del centrodestra ed il resto. Io ad esempio non posso essere attaccato tutti i giorni dal Pd e poi sostenerlo a livello nazionale. Quagliariello fa bene ad alzare la voce ma l’ideale è ritrovare intorno a un progetto le ragioni del centrodestra, non creare un nuovo soggetto politico: dal momento che ci manca un leader, iniziamo a costruire un percorso intorno a un gruppo di persone affinché possiamo essere realmente alternativi al centrosinistra». Infine, mentre Filippo Piccone «riflette» sulla decisione di Quagliariello, la coordinatrice regionale Federica Chiavaroli ne prende le distanze: «Come si sa, Quagliariello è stato eletto in Abruzzo, ha delegato la gestione del territorio ai parlamentari abruzzesi e sul territorio è venuto molto poco. Non credo che la sua scelta abbia ripercussioni qui sul partito, anche perché noi in Abruzzo non viviamo male il fatto che a livello nazionale sosteniamo un governo che sta facendo cose che riteniamo positive e nelle quali abbiamo sempre creduto». Per Chiavaroli non è in discussione l’identità di Ncd: «In Abruzzo sto partecipando ai tavoli per le amministrative e non sto seduta in nessun tavolo di sinistra. In fondo Quagliariello vuole fare le stesse cose che vogliamo fare noi, è per questo che non capisco la sua scelta».