Certo lui non lo sapeva, e come faceva a saperlo che Lucio Petrocco il benefattore e suo personale eli-driver, quello che lo scarrozzava per l’Abruzzo per controllare i danni del maltempo, fosse un maxi evasore. Era un imprenditore, e anche coordinatore provinciale di Forza Italia, amico stretto di Nazario Pagano, e questo a Luciano D’Alfonso bastava e avanzava.
Ieri l’eli-driver Lucio Petrocco, titolare della Ecopetrol di Civitaquana, è stato denunciato: la Guardia di Finanza ha scoperto un’evasione di tasse per 4 milioni di euro e in più un’evasione di Iva per altri due milioni. Una delle tre società di Petrocco gestiva “beni di lusso acquistati con i proventi dell’evasione fiscale”. Quindi le Fiamme gialle gli hanno sequestrato beni per quasi due milioni di euro, per l’esattezza 1.891.598,00, più conti correnti bancari, la Porsche Ag 997 turbo e l’elicottero Agusta Westland Koala, che era custodito in un hangar vicino alla sede della società, pronto a spiccare il volo.
Ecco, donne e motori a D’Alfonso, insieme a una certa disinvoltura, in questo periodo gli stanno portando proprio male. Le donne sono quelle encomiate spesso senza averne titolo: e questo gli ha procurato l’antipatia e le proteste di mezza Regione, accuse di scarsa lucidità e di parzialità. I motori gli stanno procurando guai da parecchio tempo: prima i voli di Carlo Toto, suo amico da tempo immemorabile, lo hanno trascinato in un’inchiesta pesante dalla quale per fortuna è uscito pulito; poi le scarrozzate in motocicletta in piena isola pedonale, le multe per eccesso di velocità, i sorpassi in curva e sulla striscia continua e la foto galeotta di Domenico Pettinari, alla fine l’elicottero di Petrocco.
“Lo faccio per dovere istituzionale”, si giustificò l’imprenditore. D’Alfonso se la cavò con una presa per i fondelli all’indirizzo dei cinquestelle: . Non ha fatto l’unica cosa che avrebbe dovuto fare: usare cautela.
Lo insegnavano le nonne, a interrogarsi sulla provenienza della ricchezza, e soprattutto sull’ostentazione delle ricchezza, che è tipica di chi l’ha conquistata troppo in fretta e spesso violando le regole. Luciano D’Alfonso, governatore della Regione Abruzzo, questa domanda non se l’è mai fatta: Petrocco aveva l’elicottero, aveva la porsche, e tanto bastava. Ma l’evasione fiscale è il reato più odioso che possa esistere. Di questi tempi, in questo Abruzzo, in questo momento. Un amico così sarebbe stato meglio se l’avesse tenuto a distanza.